Tre giorni, tre rinvii. Non c’è accordo a palazzo dei Normanni per trattare la legge ‘salva Finanziaria’ Si tratta di quella norma che l’assessore all’economia Alessandro Baccei, ha portato in aula dopo aver ricevuto la strigliata romana con annessa minaccia di impugnativa.

Il termine ultimo assegnato dal Ministero è il 15 luglio e per questo la norma, di cui si discute da settimane. Era arrivata martedì in fretta e furia in Commissione per poter utilizzare la finestra che questa settimana l’Ars ha aperto su indicazione della capigruppo, proprio per trattare questa norma economico/finanziaria.

Al centro della legge ci sono le modifiche alla legge sui prepensionamenti,. Ma c’è anche tanto altro. E nonostante la fretta si è verificato quanto temuto: deputati ‘offesi’ nelle loro prerogative che non intendono ‘ingoiare’ questa legge così com’è senza intervenire e poi tradizionali assenze.

Così la Commissione di martedì mattina è andata deserta, quella del pomeriggio ha lavorato a una norma raffazzonata mentre fra ieri e stamattina per due volte è saltata la seduta a sala d’Ercole.

Oggi l’Ars è stata aperta alle 10 e subito rinviata per la quasi totale assenza di deputati. La manovra correttiva alla Finanziaria regionale approvata a maggio stamattina è stata sottoposta nuovamente al vaglio della commissione Bilancio che ha esaminato gli emendamenti presentati: una trentina.

Le forze politiche non hanno trovato l’accordo. Il pomo della discordia è proprio l’articolo che riguarda l’adeguamento delle pensioni dei regionali agli statali che di fatto è stato bocciato dalla Commissione. L’articolo viene trasmesso ugualmente in aula ma con il parere negativo della Commissione bilancio. In queste condizioni, il testo della manovrina andrà in Aula dove c’è da attendersi altre sorprese.

08 Luglio 2015
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