19 luglio 2015

IL SERVIZIO ANTINCENDIO ANCORA FERMO. A DENUNCIARE I GRAVISSIMI RITARDI CON I CONSEGUENTI ENORMI DANNI A TUTTO IL PATRIMONIO AMBIENTALE, È IL SEGRETARIO DELLA FLAI CGIL DI PALERMO TONINO RUSSO. I SINDACATI NON CONOSCONO ANCORA LA SORTE DEI CIRCA 9000 78ISTI E NEMMENO QUANDO RIENTRERANNO I 101NISTI E 151NISTI SOSPESI. MARTEDÌ NON SMOBILITEREMO DALLA PRESIDENZA SE NON CI SARANNO RISPOSTE CERTE



Doveva partire il 15 giugno
Emergenza roghi in Sicilia, forestali: “Servizio antincendio ancora fermo”



forestale-antincendio

Il servizio antincendio, che doveva partire entro il 15 giugno, secondo i termini di legge, non è stato ancora attivato, nonostante le risorse finanziarie previste nella Finanziaria approvata a maggio.
 
Tutto questo mentre tutti i giorni si contano decine di incendi in Sicilia. Oggi in particolare nel palermitano: a fuoco il bosco di Ghiaranda sopra la città di Palermo. 


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“I boschi bruciano e i lavoratori sono a casa”. A denunciare i gravissimi ritardi nella partenza del servizio antincendio, con i conseguenti enormi danni a tutto il patrimonio ambientale, è il segretario della Flai Cgil di Palermo Tonino Russo, che annuncia una mobilitazione dei forestali della provincia di Palermo indetta da Flai, Fai e Uila per martedì mattina davanti alla presidenza della Regione.

“Come se non bastasse, i lavoratori delle 151 giornate lavorative e delle 101 giornate, che si devono occupare della manutenzione dei boschi e soprattutto della realizzazione dei viali parafuoco a salvaguardia dei boschi, sono stati sospesi, con poche giornate di lavoro effettuate, perché sono finiti i soldi”, aggiunge il segretario della Flai Cgil di Palermo.

E i sindacati non conoscono ancora la sorte dei circa 9000 lavoratori che effettuano 78 giornate. “Anche di loro non si sa più nulla – continua Tonino Russo – Ci chiediamo cosa intenda fare il governo regionale con il nostro patrimonio boschivo e con le migliaia di lavoratori che con questo lavoro tengono in piedi l’economia di interi comuni. Inoltre la finanziaria ha tagliato fuori dal comparto antincendio il 20 per cento degli addetti per i quali c’era l’impegno del governo a provvedere alla loro reintegrazione. E invece registriamo anche qui un nulla di fatto”.
Martedì 21 tutti i lavoratori della provincia di Palermo manifestano davanti alla presidenza della Regione contro questa situazione di incertezza “che sta distruggendo un intero comparto e con sé il patrimonio ambientale costruito con decenni di lavoro e di investimenti pubblici”.


“Al presidente della Regione e al suo governo – aggiunge Tonino Russo – chiediamo di smetterla con le beghe politiche e di partito e di trovare soluzioni alle esigenze dei cittadini e del territorio. Martedì non smobiliteremo dalla presidenza e se non ci saranno risposte certe e concreto saremo costretti ad attivare forme di lotte più aspre e più dure contro un governo sordo alle legittime richieste del sindacato e dei lavoratori”.

18 Luglio 2015
http://palermo.blogsicilia.it/emergenza-roghi-in-sicilia-forestali-servizio-antincendio-ancora-fermo/303594/





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2 commenti:

  1. Ci sarebbe pure da dire che gli avviamenti sono stati espletati in provincia di Palermo lunedì 13,ad eccezione dei distretti 6 e 7 dove verranno espletati martedì 21.Mentre i primi saranno in servizio da domani, i colleghi dei distretti 6 e 7.ci dicono che prenderanno servizio il giorno stesso dell'avviamento,e cioè martedì 21. Ci chiediamo come mai per i primi ci è voluto una settimana di burocrazia per l'immissione in servizio, e visto le alte temperature e i molti incendi registrati in provincia, non si sia potuto o voluto applicare la stessa burocrazia che si sta applicando per i distretti 6 e 7. Ma il territorio, il patrimonio boschivo interessa solo a chi ancora aspetta di essere immesso al lavoro? Saluti Giuseppe Candela

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  2. l'articolo"Foreste italiane:Patrimonio da scoprire" vuol far conoscere lo stato dell'arte delle foreste italiane,riconoscendo il bosco come soggetto.Ogni parola veicola il proprio significato e ogni discorso non fa una grinza,anche perchè gli intervenuti sono dotti in materia.Da cui si può,tra l'altro,anche dedurre che se 35000 sono i nuovi posti di lavoro in Italia,di gente ben preparata allo scopo,in Sicilia più di 20000 operai sono tanti,specie se non formata.Questo i sindacati che parlano come politici e i politici che parlano come i sindacati,lo sanno,come sanno usare gli stessi termini come territorio,ambiente,paesaggio senza sapere il concetto che essi esprimono.La prova è lo stato di fatto in cui si trova l'isola con tutto il suo patrimonio indifeso,SCOPERTO. Aldo Rizza

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