1/ Miracolo dello Zingaro, incassa 850 mila euro l’anno. Ma le fiamme…
di SALVATORE PARLAGRECO
La riserva naturale dello Zingaro, ubicata all’estremità occidentale della costa tirrenica siciliana, occupa una fascia litoranea di circa 7 chilometri
per 1.650 ettari, intercalata da numerose calette e caratterizzata da
strapiombanti falesie che da un’altezza massima di 913 metri di Monte
Speziale portano rapidamente al mare. Un incanto, amatissimo da ambientalisti, grazie al grande interesse paesaggistico e naturalistico che suscita.
Lo Zingaro fa notizia per gli incendi estivi più che per le sue incomparabile bellezza. E’ uno dei luoghi più aggrediti da piromani, malviventi e idioti al mondo.
Le fiamme arrivano puntuali ogni estate e nei giorni di scirocco perché
la sua “solitudine” rispetto al resto del territorio è mal tollerata. C’è chi vorrebbe starci dentro
e chi farne pascolo per il proprio gregge. E chi, ha bisogno di far
rinascere ciò che le fiamme hanno distrutto. E chi, infine, deve
vendicarsi di uno sgarbo o non sopporta la gelosa “custodia”. Nonostante
i numerosi tentativi di devastarla, non ci sono riusciti: lo Zingaro sembra possedere cento vite. E rinasce dalle sue ceneri, come per miracolo.
Da almeno quattro anni, infatti, i custodi della Riserva hanno adottato contromisure che consentono di intervenire in tempi brevi
e dispongono di mezzi idonei (elicotteri, aerei ec). I piromani, per
dolo o colpa, non sono scomparsi ma i danni che provocano sono di gran
lunga inferiori al passato.
Gli incendi oscurano, ancora oggi, le performance dello Zingaro. Pochi sanno, infatti, che la riserva è aperta al pubblico ogni giorno dell’anno, il numero dei visitatori supera le trecentomila unità, e i costi di gestione sono pareggiati dagli incassi, ben 850 mila euro l’anno.
Un miracolo. Tutte le altre aree protette siciliane, a pagamento, e la
metà dei musei, non riescono a raggiungere questa cifra record. Le
ragioni del successo? Cinque musei, due aree attrezzate, bivacchi
organizzati, borgo, sentieri, parcheggio. Funziona tutto come un
orologio svizzero.
E in futuro andrà meglio: c’è un
sentiero di sedici chilometri che collega le due aree protette, la
riserva dello Zingaro e Monte Cofano, un’altra riserva naturale, meno nota ma altrettanto interessante.
Le due aree protette devono la loro
esistenza ad una gestione oculata ed alla sensibilità delle due
municipalità, San Vito Lo Capo e Custonaci, che hanno avuto il buonsenso
di conservare l’ambiente naturale e sono state ripagate da un maggiore
flusso di visitatori oltre che dall’unanime apprezzamento.
Non sono tutte rose e fiori, ovviamente.
Le fiamme restano in agguato e i guardiani non sempre riescono a
corrispondere i bisogni. Al loro numero, insufficiente, si è sopperito
con una buona organizzazione delle attività di controllo, il
collegamento rapido con la protezione civile, la vigilanza giorno e notte
nelle stagioni a rischio lungo l’intero perimetro. La riserva è
affidata ad un direttore, Valeria Restuccia, oltre a funzionari,
commissari, istruttori: un nucleo di dieci persone, che sono affiancate
da operai forestali, ottanta per ogni turno, che
operano dalle sette del mattino alle 19. Presto però potrebbero arrivare
delle novità, perché il direttore della Riserva deve osservare la
rotazione. “Mi auguro, ne sono certa, che il mio successore abbia
competenze specifiche e sia “tosto”, perché la custodia della riserva
richiede rigore, conoscenza e passione, tanta passione….”.
(continua)
07 Maggio 2015
Nessun commento:
Posta un commento
Ogni commento anonimo sarà cestinato, verranno pubblicati tutti tranne quelli offensivi e/o volgari, si ricorda che commentare significa anche assumersi la responsabilità di ciò che si dice. Qualora la loro pubblicazione violasse eventuali diritti d’autore, vogliate comunicarlo via email. Saranno immediatamente rimossi. Quelli con profilo Anonimo DEVONO essere firmati alla fine del commento altrimenti saranno cancellati. Il titolare del blog declina ogni responsabilità per i commenti rilasciati da terzi. Le immagini pubblicate sono quasi tutte tratte da internet e quindi valutate di pubblico dominio. Qualora il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del blog che provvederà alla loro rimozione.