Bilancio e Finanziaria in aula, parte la maratona dell'Ars. Baccei: "Chiudere i conti è stato un miracolo"
Entro giovedì la manovra dovrà essere approvata, stasera alle 22 scade il termine per gli emendamenti. Restano "sospesi" 450 milioni in attesa dell'ok da parte dello Stato
"Quando sono arrivato e
abbiamo lavorato all'esercizio provvisorio c'era un disavanzo di 3
miliardi. Abbiamo fatto un miracolo, considerato anche che lo abbiamo
fatto quando il bilancio dello Stato era gia' chiuso". Lo ha detto
l'assessore regionale all'Economia, Alessandro Baccei intervenendo in
aula, a Palazzo dei Normanni, dove si stanno discutendo i documenti
finanziari della Regione. "Da questo anno", ha aggiunto, "andiamo a
mettere nel bilancio 1 miliardo di entrate strutturali in piu'. Vuole
dire dare attuazione allo Statuto dopo anni che se ne parla. 500 milioni
provengono dal riconoscimento della territorialita' dell'Iva e 350
milioni che non sono il frutto di una stretta di mano ma di un nuovo
modo di lavorare".
"In linea con i principi di armonizzazione contabile", ha aggiunto Baccei, "stiamo facendo pulizia di residui attivi e rischi per il bilancio. Stiamo cercando di fare la massima pulizia. E se lo facciamo oggi abbiamo la possibilita' di ammortizzarlo su trent'anni, invece che su tre nel caso in cui lo facessimo il prossimo anno". Sulle partecipate, infine, Baccei ha sottolineato che "il piano e' pronto. Quello che poteva essere anticipato con un intervento legislativo lo facciamo in questa Finanziaria. Tutto quello che non c'e' sara' in un decreto presidenziale". L'Assemblea ha approvato il passaggio all'esame degli articoli rinviando la seduta a domani.
Ma le vere trattative sulla finanziaria si stanno svolgendo fuori dall'aula. Il termine per gli emendamenti scade questa sera, alle 22, e i deputati sono impegnati in estenuanti confronti per cercare di dare risposte ai territori di riferimento rastrellando quanto più possibile. La partita si gioca dentro le stanze dei gruppi parlamentari e negli uffici della commissione Bilancio, riunioni informali su questioni che stanno a cuore ai bacini elettorali dei singoli parlamentari.
Trattative complesse soprattutto per l'irrigidimento dell'assessore Baccei, che non intende toccare i saldi della manovra uscita dalla commissione Bilancio e non sarebbe disposto a concedere molti spazi.
La manovra è approdata in aula dopo un confronto duro, a tratti teso, in Commissione Finanze a Palazzo dei Normanni, terminato solo nella notte tra venerdì se sabato. Alle 10, secondo il programma previsto, i deputati si riuniranno per incardinare il disegno di legge e per la discussione generale. Per gli emendamenti ci sarà tempo fino alle 22 di oggi. La legge di stabilità è stata approvata dalla maggioranza, mentre ha avuto il no del centrodestra e del Movimento cinque stelle che ha abbandonato i lavori, parlando del "solito Suk arabo".
La commissione Finanze, presieduta dall'Udc Antonino Dina, ha approvato, tra l'altro, anche l'accantonamento da 450 milioni di euro. Ma si tratta di somme che verranno scongelate soltanto se lo Stato darà l'ok all'accordo sul riconoscimento alla Sicilia di imposte attualmente riscosse a Roma e se la Cassa depositi e prestiti consentirà la "moratoria" per due anni delle rate di mutuo.
Prima della sospensione della seduta parlamentare per la discussione generale della manovra l'Ars ha incardinato il disegno di legge che contiene i tagli al numero dei componenti dei Consigli comunali e ai gettoni dei consiglieri. Poiché la commissione Affari istituzionali non è riuscita a esitare il testo, la presidenza dell'Ars ha iscritto d'ufficio all'ordine del giorno il ddl Barbagallo e ha fissato a domani alle 12 il termine per gli emendamenti, rinviando la discussione generale all'articolo 1 del testo.
"In linea con i principi di armonizzazione contabile", ha aggiunto Baccei, "stiamo facendo pulizia di residui attivi e rischi per il bilancio. Stiamo cercando di fare la massima pulizia. E se lo facciamo oggi abbiamo la possibilita' di ammortizzarlo su trent'anni, invece che su tre nel caso in cui lo facessimo il prossimo anno". Sulle partecipate, infine, Baccei ha sottolineato che "il piano e' pronto. Quello che poteva essere anticipato con un intervento legislativo lo facciamo in questa Finanziaria. Tutto quello che non c'e' sara' in un decreto presidenziale". L'Assemblea ha approvato il passaggio all'esame degli articoli rinviando la seduta a domani.
Ma le vere trattative sulla finanziaria si stanno svolgendo fuori dall'aula. Il termine per gli emendamenti scade questa sera, alle 22, e i deputati sono impegnati in estenuanti confronti per cercare di dare risposte ai territori di riferimento rastrellando quanto più possibile. La partita si gioca dentro le stanze dei gruppi parlamentari e negli uffici della commissione Bilancio, riunioni informali su questioni che stanno a cuore ai bacini elettorali dei singoli parlamentari.
Trattative complesse soprattutto per l'irrigidimento dell'assessore Baccei, che non intende toccare i saldi della manovra uscita dalla commissione Bilancio e non sarebbe disposto a concedere molti spazi.
La manovra è approdata in aula dopo un confronto duro, a tratti teso, in Commissione Finanze a Palazzo dei Normanni, terminato solo nella notte tra venerdì se sabato. Alle 10, secondo il programma previsto, i deputati si riuniranno per incardinare il disegno di legge e per la discussione generale. Per gli emendamenti ci sarà tempo fino alle 22 di oggi. La legge di stabilità è stata approvata dalla maggioranza, mentre ha avuto il no del centrodestra e del Movimento cinque stelle che ha abbandonato i lavori, parlando del "solito Suk arabo".
La commissione Finanze, presieduta dall'Udc Antonino Dina, ha approvato, tra l'altro, anche l'accantonamento da 450 milioni di euro. Ma si tratta di somme che verranno scongelate soltanto se lo Stato darà l'ok all'accordo sul riconoscimento alla Sicilia di imposte attualmente riscosse a Roma e se la Cassa depositi e prestiti consentirà la "moratoria" per due anni delle rate di mutuo.
Prima della sospensione della seduta parlamentare per la discussione generale della manovra l'Ars ha incardinato il disegno di legge che contiene i tagli al numero dei componenti dei Consigli comunali e ai gettoni dei consiglieri. Poiché la commissione Affari istituzionali non è riuscita a esitare il testo, la presidenza dell'Ars ha iscritto d'ufficio all'ordine del giorno il ddl Barbagallo e ha fissato a domani alle 12 il termine per gli emendamenti, rinviando la discussione generale all'articolo 1 del testo.
27 Aprile 2015
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