Grammichele
C'è il via libera per l'avvio al lavoro
di 200 braccianti e operai qualificati
Sono arrivate, alla Sezione circoscrizionale per l'impiego di Grammichele, che è impegnata a esitarle attraverso l'espletamento delle relative procedure, le richieste per circa duecento fra braccianti (la maggior parte) e operai qualificati (capisquadra e motoseghisti), appartenenti al contingente forestale (si tratta di 151nisti e 101nisti che, per effetto della graduatoria unica, fanno parte sia dell'Azienda forestale, che delle squadre antincendio). I lavoratori saranno impiegati, per 15 giorni, in attività di manutenzione. Gli avviamenti riguarderanno, per quanto attiene ai centri di competenza della sezione di Grammichele, lo stesso Grammichele (33 lavoratori), Mineo (36) e Licodia Eubea (28) e un centinaio circa il Distretto che fa capo a Vizzini e comprende pure Militello in Val di Catania. Intanto, diverse centinaia di operai forestali del Calatino sono in attesa del pagamento degli stipendi di dicembre, che dipende dal trasferimento dei fondi dalla Regione ai vari dipartimenti provinciali. Si tratta di un adempimento che, secondo fonti Flai, Fai e Uila, non dovrebbe tardare, ragion per cui gli emolumenti attesi dovrebbero diventare realtà entro pochi giorni. Ma la «partita» vera si gioca sul futuro dei tanti lavoratori forestali (nel comprensorio calatino oltre 1200), sui quali si addensano dense nubi e per i quali le prossime settimane e i prossimi mesi potranno rivelarsi assai importanti.
Consistenti difficoltà anche per i 116 dipendenti (fra lavoratori a tempo indeterminato e stagionali) del Consorzio di bonifica di Caltagirone, che non percepiscono lo stipendio da novembre a causa della situazione d'impasse conseguente al pignoramento, da parte dell'impresa costruttrice della diga Pietrarossa (l'eterna incompiuta) e al blocco dei trasferimenti regionali al Consorzio stesso. I lavoratori confidano nella possibilità che la Regione attinga al fondo di riserva per fare fronte, almeno in parte, al pagamento delle somme oggetto del pignoramento (4.700.000 euro). Altrimenti saranno dolori, non solo per loro, ma anche per gli agricoltori, per il rischio incombente di un blocco della prossima campagna irrigua.
Mariano Messineo
03 Marzo 2015
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