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Cesarò, ancora da quantificare i danni provocati dal nubifragio
Cesarò. «Sono immensi e ancora in fase di quantificazione i danni provocati dal violento nubifragio di martedì pomeriggio. Una autentica bomba d'acqua che ha determinato cambiamenti, anche strutturali, in tutta l'intera area che dalla diga dell'Ancipa si porta fino ai confini territoriali con i Comuni di Bronte e Maniace.
Situazione aggravata anche dall'acqua che veniva fuori dalla diga, le cui saracinesche sono state aperte, in via precauzionale, per il raggiungimento dei limiti di guardia, che hanno determinato l'esondazione del fiume Troina. Danni ingenti anche nelle strade e, in particolare, sulla Statale 120, dove due grosse frane pregiudicato ancora di più la già precaria circolazione stradale».
Questo è quanto ha dichiarato il sindaco di Cesarò, Salvatore Calì, che ha effettuato un monitoraggio. In merito a questa delicata situazione il primo cittadino ha inviato una lettera all'assessorato regionale delle Risorse agricole e all'Ispettorato dipartimentale delle Foreste di Messina in cui chiede, rispettivamente, l'invio di mezzi per la sistemazione idraulico-forestale della zona e l'utilizzo del personale avviato dallo stesso Ispettorato nei Comuni di Cesarò e San Teodoro.
Giuseppe Leanza
20 Marzo 2015
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