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«Sull'Etna, oltre ai sentieri, anche le case prese di mira dai vandali»
E' noto che il sentiero di Monte Baracca, sull'Etna, è stato danneggiato da conducenti di fuoristrada che, senza alcun timore e/o scrupolo, attaccano siti ambientali dell'Etna. Infatti ultimamente, come si legge in una lettera a firma di Mario Pafumi, ignoti hanno sfondato il cancello forestale d'ingresso del sentiero che porta al Rifugio di Monte Baracca.
Gli atti di vandalismo colpiscono anche chi ha subìto pesanti penalizzazioni dagli eventi naturali, come i proprietari della struttura, ormai fatiscente - come dimostra la foto in allegato - che si trova limitrofa praticamente alla Valle del Bove.
La casa è stata aggredita dalle lave emesse negli anni 70, che hanno stravolto i luoghi fertili, ora diventati distese di roccia nera, ma anche meta degli appassionati della montagna che percorrono il sentiero che porta a Monte Fontana e da dove si possono osservare anche i fenomeni eruttivi, come le ultime colate sprigionatesi nell'anno appena trascorso e avvenute nel pieno della stagione estiva.
La struttura è rimasta miracolosamente non del tutto sommersa dall'eruzione ed è stata più volte oggetto di azioni teppistiche: distruzioni delle tegole del tetto, facilmente raggiungibile dai vandali grazie alla lava che la circonda, e pietrate sui vetri e muri.
Sarebbe quanto mai necessaria l'applicazione della guardia parco, come prevede la legge istitutiva del Parco stesso (i concorsi relativi all'impiego di questa figura pare siano stati espletati ma le assunzioni sono state bloccate), normativa che in collaborazione con le altre forze operanti nel territorio (ad esempio il corpo forestale già attivo e proficuo), costituirebbe un deterrente per reprimere o quantomeno limitare tali episodi, espressione d'inciviltà e deturpamento di un territorio, peraltro dichiarato patrimonio dell'umanità dall'Unesco.
Carlo Teri
05 Febbraio 2015
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