23 febbraio 2015

DA NISCEMI FERMA OPPOSIZIONE AI PROPOSITI DELLA REGIONE. NON TOGLIETECI IL CORPO FORESTALE. L'AMMINISTRAZIONE COMUNALE SI OPPORRÀ CON I TUTTI I MEZZI LEGALI E POLITICI




Da Niscemi ferma opposizione ai propositi della Regione «Non toglieteci il Corpo forestale»


Niscemi. Altra spoliazione in vista per i niscemesi, dopo il trasferimento della Condotta agraria da Niscemi a Gela, che tocca il settore agricolo-forestale ambientale: si parla di chiusura anche del distaccamento del Corpo forestale di viale Gori, di cui è comandante Franco Cirrone. A questo dice un forte no, anche a nome dell'amministrazione comunale, il vice sindaco Rosario Meli. "Il presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta è sempre stato "uno straniero in patria". Nel suo disordinato procedere politico ha dimenticato e, quindi, non difeso a dovere le peculiarità ambientali e socio economiche della sua terra. L'ultima: via il distaccamento della forestale da Niscemi - afferma il vice sindaco - e della sede di una delle più suggestive e rare riserve naturali della Sicilia, già sfregiata dalle antenne e dal Muos. Ora sarà anche privata della vigilanza costante e necessaria del distaccamento del Corpo forestale. L'amministrazione comunale si opporrà con i tutti i mezzi legali e politici a questo".
"I boschi demaniali - aggiunge Meli - dove vivono relitti di macchia mediterranea e querce secolari, tra cui la "Quercia museo", millenaria testimonianza della vocazione forestale della zona, sono un patrimonio dei niscemesi e dei visitatori e non possono essere lasciati in balia di bracconieri, di speculatori edili, diventare discariche abusive, anche di pezzi di amianto e ricettacolo di drogati. Anzi l'organico va rafforzato. Altro che chiusura! ". Il distaccamento, poi, nei mesi caldi dell'anno è impegnato a garantire il servizio antincendio che, se non organizzato a dovere, può causare danni irreparabili alla flora e alla fauna. La Condotta agraria con 7 addetti, allocata nei locali degli uffici del mercato ortofrutticolo - aggiunge Meli - è stata trasferita a Gela senza motivo: il suo costo di gestione per la Regione era zero. Locali, telefono con internet, spese di cancelleria erano a carico dell'amministrazione comunale. Cosa ha risparmiato la Regione "virtuosa" trasferendo con armi e bagagli l'Ufficio a Gela? ".
Giuseppe Vaccaro


22 Febbraio 2015




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