06 gennaio 2015

SICILIA SOTTO SCACCO. ECCO I VERI DATI CHE CROCETTA FORSE NON CONOSCE. SUI FORESTALI È ORA DI DIRE BASTA AI NUMERI CHE EMERGONO COME SCHEGGE IMPAZZITE


Sicilia sotto scacco. Ecco i veri dati che Crocetta forse non conosce





trinacriaItalia, Sicilia. Sicilia sotto scopa come sempre, In bilico, sull’orlo di un precipizio e non sa con chi prendersela, sta scontando i suoi peccati, che non sono veniali. È questo il clima che si respira leggendo le cronache ed ascoltando alla tv su Rai Uno L’Arena”, trasmissione di Giletti, dove è stato ospite qualche tempo fa, il presidente della regione Sicilia, Rosario Crocetta, che è stato letteralmente attaccato dallo stesso conduttore e dagli ospiti presenti per la delicata questione dei forestali in Sicilia.
Inizialmente Giletti ha mandato in onda un servizio dove si faceva un paragone tra la Sicilia (con 28 mila dipendenti forestali) ed il Canada (con soli 4.200 rangers per la salvaguardia del patrimonio forestale canadese). Crocetta ha cercato di spiegare a modo suo, (senza avere la benchè minima conoscenza su come si articola effettivamente il Corpo Forestale della Regione Sicilia ), arrancando nei dati numerici degli effettivi operatori del settore e delle loro mansioni, cercando di smentire quei dati non veritieri. Interrotto continuamente dagli altri ospiti e dal conduttore, il Presidente ha cominciato ad attaccare tutti i presenti, facendo ancora più confusione quando affermava che il corpo forestale siciliano è come i rangers americani ed è composto da soli 1500 effettivi e gli altri sono solamente dipendenti che si occupano della pulizia del territorio.
Francamente a quelle affermazioni, gli operatori del settore saranno saltati sulla sedia mordendosi le dita, perché si spera quantomeno, che un Presidente di Regione che interviene in una trasmissione, per fare chiarezza sui continui attacchi che vengono fatti dall’opinione pubblica sull’operato del suo Parlamento Regionale, e i costi stratosferici per mantenere tutti questi forestali, sappia, quantomeno dare dati esatti e specificare bene i compiti che svolgono i suoi dipendenti. La verità è che assistiamo ormai da qualche anno a pezzi di verità e colossali bugie, con il risultato che non si capisce niente e, soprattutto, si nascondono le cattive intenzioni del Governo Nazionale (smantellare il Corpo Forestale Siciliano e demandare tutto al Corpo Forestale dello Stato). Da molto tempo i media additano la Sicilia come Regione con personale numericamente più alto d’Italia; nessuno aggiunge però che in altre Regioni d’Italia ci sono dipendenti regionali e statali, mentre in Sicilia, regione a Statuto speciale autonomo, gli statali rappresentano una piccola minoranza, perché le competenze sono passate dallo Stato alla Regione, ed è normale che ci siano più dipendenti di altre regioni, mentre ad esempio la Lombardia ha il più alto numero di dipendenti pubblici. Nessuno ricorda mai che la maggiore industrializzazione è stata apportata alle Regioni del settentrione e che in Sicilia non si è mai pensato ad investimenti di questo tipo, si è sempre e solo “campato” con l’agricoltura e l’impiego pubblico… altre alternative? LA FAME. L’unica industrializzazione che si è fatta in Sicilia, perchè nelle case proprie non si è mai voluto sporcare, sono le raffinerie di petrolio di Gela, Augusta e Priolo che ci hanno ripagato con morti di tumore e malformazioni genetiche oltre che la matrice ambientale per non parlare della devastazione che ha prodotto la Fiat nella bellissima costa di Termini Imerese per trent’anni, finchè lo Stato elargiva grossi contributi, quando questi contributi lo Stato non li ha più elargiti, la Fiat ha smobilitato gli impianti lasciando migliaia di famiglie allo sbando. E sì: sfruttati, inquinati e poi abbandonati. Ma l’opinione pubblica punta il dito sui forestali, diventati il vero marchio d’infamia della Sicilia. Il caro Presidente Crocetta si vergogna di questo, come fare con l’opinione pubblica che lo attacca ed evitare questo sconcio e dimostrare a tutti che sa fare tornare i conti di una Regione che ha un buco di 5 miliardi, come? Non cercando nuove infrastrutture, non cercando di incentivare l’unica fonte di reddito che sarebbe il turismo con le nostre meravigliose coste, non con le nostre meraviglie architettoniche, le imponenti vestigia architettoniche di templi, teatri, acquedotti che ancora si elevano maestose nel contesto dei resti urbanistici di grandi città nonché la quantità e qualità di sculture, parti decorative di antichi edifici, oggetti preziosi che sono in mostra nei principali musei archeologici siciliani che testimoniano dei secoli di grande civiltà greco, araba, romana e bizantina e costituiscono uno dei maggiori tesori archeologici dell’Umanità intera. I templi di Segesta, Selinunte e Agrigento, i teatri di Taormina, Siracusa e Selinunte, gli acquedotti di Termini ed Agrigento, le fortificazioni di Siracusa (Castello Eurialo), i musei archeologici di Siracusa, Palermo, Trapani, le vaste aree archeologiche di città antiche come Agrigento, Eraclea Minoa, Imera, Segesta, Selinunte, etc. Migliorare sotto questo aspetto, no. Ma come invece? Spostando l’attenzione della sua inettitudine e quella dei suoi superpagati Assessori, ed i costi della sua politica con privilegi annessi, al marchio che infama la Sicilia cioè i forestali,  abbattendo la scure su di loro, eliminando l’indennità di polizia a circa 400 funzionari, che rimarrà solo per gli addetti effettivamente impegnati in indagini giudiziarie. Questo provvedimento “sicuramente” risanerà i buchi di una cattiva politica che attanaglia questa povera martoriata Terra.

Ma ritorniamo al Corpo Forestale della Regione. Per chiarezza forniamo i dati reali e gli incarichi nonché il numero di operai forestali, lavoratori assunti con contratti stagionali part-time, del “Servizio antincendio”  Almeno il Presidente della Regione, questi dati dovrebbe conoscerli e portali all’evidenza pubblica.
Il Corpo Forestale della Regione Siciliana è un corpo tecnico con funzioni di polizia, dipendente dall’Assessorato del Territorio e dell’Ambiente della Regione siciliana.

Storia

Come previsto dallo Statuto speciale del 1946, la Regione Siciliana nel 1972, seguita dalle altre Regioni autonome (Sardegna, Val d’Aosta, Friuli Venezia Giulia, province autonome di Trento e Bolzano) decise di istituire un Corpo forestale autonomo, recependo in ambito territoriale regionale i compiti e le qualifiche del Corpo Forestale dello Stato. La formazione del personale in divisa, dotato permanentemente di qualifiche di Pubblica Sicurezza e Polizia Giudiziaria, viene, ad oggi, demandata alla Scuola del Corpo Forestale dello Stato di Sabaudia.

Competenze


Principali competenze del Corpo, all’interno del territorio della Regione Siciliana, sono:


  • Funzioni di pubblica sicurezza
  • Polizia giudiziaria
  • Polizia ambientale
  • Polizia forestale
  • Polizia venatoria
  • Polizia agroalimentare
  • Coordinamento antincendio in aree boscate e protette
  • Sorveglianza e tutela dei parchi regionali e delle aree naturali protette.
Il Corpo, inoltre, è organo permanente di Protezione Civile in ambito regionale.
Con l’art. 4 della legge n.4 del 2011 venivano previste sezioni di PG del Corpo presso ogni Procura della Repubblica della Sicilia soprattutto per il contrasto ai reati ambientali e alle ecomafie. Oggi questi servizi sono stati sottratti al Corpo Forestale della Regione Sicilia e ceduti al Corpo Forestale dello Stato.

Nuclei e reparti speciali:

Il Corpo è formato da circa 850 unità, dotate di funzioni di Pubblica sicurezza e Polizia giudiziaria, suddiviso nelle varie qualifiche, oltre al personale amministrativo e tecnico che presta servizio presso le sedi centrali e periferiche. Tale personale viene assunto esclusivamente attraverso concorso pubblico, fatta eccezione per il personale avventizio stagionale che compone le squadre di pronto intervento antincendio boschivo, reclutato attraverso liste chiuse da parte dell’Ufficio Collocamento dell’Ufficio Provinciale per il Lavoro. Il Comando regionale, che ha sede in Palermo, si avvale di 9 Servizi Ispettorati Ripartimentali, ciascuno dei quali coordina le attività istituzionali del Corpo, ivi inclusi i Distaccamenti forestali, nell’ambito territoriale provinciale assegnato.
Oltre alle attività ordinarie e alle competenze proprie, il Corpo dispone di diverse specialità:

  • Sezioni di polizia giudiziaria
  • Nucleo operativo regionale (NOR)
  • nuclei operativi provinciali (NOP)
  • Nucleo operativo TLC (telecomunicazioni)
  • Nucleo operativo sicurezza agroalimentare (NORAS)
  • Distaccamenti di soccorso montano e protezione civile
  • Reparto ippomontato
  • Banda musicale.

Qualifiche:

La qualifiche del Corpo forestale della Regione siciliana sono articolate nei ruoli: dirigenti, commissari/funzionari, ispettori/periti, sovrintendenti/revisori, assistenti ed agenti/collaboratori, ed operatori.
Il comandante del Corpo Forestale ha la qualifica di dirigente generale; al di sotto ci sono i dirigenti tecnici forestali, ed i dirigenti amministrativi (dirigenti tecnici ed amministrativi, sono posti allo stesso livello, solo che i primi ricoprono ruoli tecnici, i secondi ruoli amministrativi).

Con funzioni di polizia:

I ruoli del personale del Corpo, che espleta funzioni di polizia sono così articolati:
– Ruolo dei dirigenti:

  • dirigente generale
  • dirigente tecnico.
– Ruolo dei commissari:

  • commissario superiore
  • commissario capo
  • commissario
  • vice commissario.
– Ruolo degli ispettori:

  • ispettore superiore
  • ispettore capo
  • ispettore
  • vice ispettore.
– Ruolo dei sovrintendenti:

  • sovrintendente capo
  • sovrintendente
  • vice sovrintendente.
– Ruolo degli agenti ed assistenti:

  • assistente capo
  • assistente
  • agente scelto
  • agente.
Gli appartenenti ai ruoli dei commissari, ispettori e sovrintendenti, hanno le qualifiche di agente di pubblica sicurezza, e ufficiale di polizia giudiziaria. Gli appartenenti ai ruoli degli agenti ed assistenti, hanno le qualifiche di agente di pubblica sicurezza e di agente di polizia giudiziaria.

Tecnico amministrativi:

I ruoli del personale del Corpo, che svolge attività tecnico scientifiche, tecnico strumentali, ed amministrative, sono così articolati:

  • dirigenti:
  • funzionari direttivi:
  • periti:
  • revisori:
  • operatori:

Operai forestali:

Oltre alle circa 800 unità del personale in divisa e amministrativo, dipendono dal Corpo circa 8.000 operai forestali, lavoratori assunti con contratti stagionali part-time, del “Servizio antincendio”, che a far data dal 2014 sono passati sotto la gestione dell’Azienda Foreste Demaniali, includendoli in un’unica graduatoria assieme agli altri circa 20.000 braccianti agricoli stagionali.



05 Gennaio 2015
 LiberoReporter



Nota
E' ora di dire basta ai numeri che emergono come schegge impazzite.
A dover di cronaca, i lavoratori forestali al 2013 erano 24.919, 17.770 Azienda e 7.149 Antincendio. La prossima volta documentatevi meglio. Ignoranti!








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