17 gennaio 2015

IN ITALIA UN REATO AMBIENTALE OGNI 43 MINUTI. SONO QUESTI I DATI EMERSI NEL CORSO DELLA PRESENTAZIONE DELL'ATTIVITÀ SVOLTA DAL SERVIZIO CITES DEL CORPO FORESTALE DELLO STATO



In Italia un reato ambientale ogni 43 minuti


In Italia si consuma una violazione ambientale ogni 43 minuti e il 22% dei reati sono commessi contro animali e fauna selvatica. Risultato: trofei di caccia, animali imbalsamati, zanne e corni d'avorio, ma anche coralli. A livello globale, solo il giro d'affari da traffici illeciti di specie protette o a rischio ammonta a 23 miliardi di dollari l'anno, cifra che lo attesta al quarto posto, dopo i commerci illegali di droga, armi ed esseri umani. Sono questi i dati emersi nel corso della presentazione dell'attività svolta dal servizio Cites - la Convenzione sul commercio internazionale di specie animali e vegetali minacciate di estinzione (Convention on international trade in endangered species of wild fauna and flora) - del Corpo forestale dello Stato che ottempera alle disposizioni della Convenzione di Washington firmata il 3 marzo 1973 ed entrata in vigore in Italia il 31 dicembre 1979.
L'Italia continua ad essere ai primi posti per numero di sequestri effettuati in ambito Cites tra i Paesi dell'Unione europea, nel 2014 seconda solo alla Francia. Nel corso dei 68.290 controlli operati in Italia nel 2014, di cui 66mila in ambito doganale e più di 1.500 dislocati su tutto il territorio nazionale, sono stati accertati 174 reati (erano 269 nel 2013) riguardanti il commercio illegale di piante e animali tutelati dalla Convenzione di Washington. In calo anche gli illeciti amministrativi contestati per oltre 400mila euro rispetto ai 265, per un valore di 500mila euro, nel 2013.
Aumenta, però, il valore complessivo delle specie sequestrate: circa 500mila euro nel 2014 contro i 450mila del 2013.


16 Gennaio 2015







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