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Sos dissesto idrogeologico: il cemento dilaga e i torrenti impazziscono
Sono 7 mila le zone a rischio,
interventi a rilento. In 15 anni 78 frane e alluvioni con 58 vittime e
danni per 3,3 miliardi. Strade e parcheggi sui letti dei fiumi, corsi
d'acqua diventati discariche. Pronti 300 milioni, solo 50 già spesi
di ANTONIO FRASCHILLAC''è una Sicilia che ogni giorno che piove forte rischia di venire travolta da fiumi e torrenti di fango e terra. C'è una Sicilia che nonostante negli ultimi quindici anni siano morte 58 persone e registrati danni per 3,3 miliardi di euro dovuti al dissesto idrogeologico, ancora non ha visto una sola ruspa muoversi per eliminare le costruzioni, abusive o meno, che insistono in zone pericolose. Nonostante i finanziamenti cospicui arrivati da Stato ed Europa nello stesso periodo: almeno 450 milioni, in gran parte non utilizzati. Soltanto negli ultimi due anni, con la Struttura commissariale guidata da Maurizio Croce, assessore al Territorio, si è impressa un'accelerazione e sono stati conclusi 77 cantieri sui 198 in programma. Ma si tratta di una goccia in un mare che secondo la Protezione civile è composto da 7.178 aree a rischio.
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13 Dicembre 2014
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