10 dicembre 2014

CROCETTA: STIAMO FACENDO IL PIÙ GRANDE INVESTIMENTO DELLA STORIA SICILIANA PER LA TUTELA DEL TERRITORIO. CI CONSENTIRANNO DI AUMENTARE LA SICUREZZA DEI CITTADINI MA ANCHE LA TUTELA DEL PATRIMONIO REGIONALE ATTRAVERSO L’EQUILIBRIO COMPLESSIVO DEL TERRITORIO



Solo il 65% dei comuni siciliani
ha un piano di protezione civile



Solo il 65% dei comuni siciliani <br /> ha un piano di protezione civile“In questo momento solo il 65% dei comuni siciliani è dotato di un piano di protezione civile”. A dirlo è il capo della protezione civile siciliana Calogero Foti nel suo  intervento conclusivo al convegno “Il ruolo dei sindaci e la gestione  del rischio nel territorio”, organizzato dal dipartimento Protezione  Civile della Regionale Sicilia, in collaborazione con Ance Sicilia e  Anci Sicilia, a Caltanissetta.
“Ci stiamo impegnando su due fronti – ha aggiunto Foti - il primo per  accrescere il numero dei comuni virtuosi, l’altro per far sì che i  piani siano conosciuti dai cittadini. Bisogna, inoltre, definire  meglio gli scenari di rischio del nostro territorio, tenendo conto che la Sicilia è scenario di quasi tutti i rischi, e per questo i piani  devono essere chiari e conosciuti dal cittadino e da chi deve gestire  l’emergenza, oltre che correlati al piano regolatore generale”.
All’evento hanno partecipato circa 110 Comuni rappresentati da  assessori, componenti dei consigli comunali, responsabili comunali di  protezione civile e, in prima persona, 40 sindaci siciliani.
All’incontro presente anche il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, che ha dichiarato: “Stiamo facendo il più grande  investimento della storia siciliana per la tutela del territorio. Un grande finanziamento di centinaia di milioni di euro del governo  centrale e finanziamenti dell’UE che non solo ci consentiranno di  aumentare la sicurezza dei cittadini ma anche la tutela del patrimonio regionale attraverso l’equilibrio complessivo del territorio”.
“Dietro gli incidenti – ha aggiunto Crocetta – ci sono l’abusivismo e  le autorizzazioni incoscienti date, a volte, in deroga ai piani  regolatori e alle norme di tutela del territorio. È normale che tutto  ciò vada bloccato”. Il governatore ha sottolineato come sia “semplice  prendersela con i comuni in ritardo che spesso non hanno le risorse  necessarie per via dei tagli e delle minori entrate. Bisogna pensare a varare i piani senza cercare colpe, con spirito di collaborazione, in  un sistema in cui la protezione civile regionale comunichi in modo  serrato con le amministrazioni e con gli altri enti interessati, con  l’approccio di una Regione che collabora e se necessario anche  coinvolgendo la cospicua risorsa del volontariato”.
Crocetta ha quindi ricordato il ruolo dei sindaci come “responsabili  di protezione civile” e la necessità di “snellire le procedure  burocratiche attribuendo ad esempio le competenze ai liberi consorzi”.
09 Dicembre 2014

http://www.siciliainformazioni.com/138883/solo-il-65-dei-comuni-siciliani-ha-un-piano-di-protezione-civile





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Presidente, finchè c'è vita c'è speranza,
 quindi siamo in attesa di quest'annuncio







 

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