“Il Paese si cambia con una risposta al bisogno di lavoro e alla tutela dei diritti del lavoro”
Il 29 novembre la FLAI-CGIL, insieme a FAI-CISL e
UILA-UIL, sarà in piazza per la mobilitazione nazionale di tutto il
settore agroalimentare e chiedere una svolta nella politica economica
per puntare su agroalimentare, cura del territorio, e Consorzi di
Bonifica
di Alfio Mannino
Segretario Generale
FLAI-CGIL CATANIA
La FLAI-CGIL insieme a FAI-CISL e UILA-UIL ha indetto
per giorno 29 novembre una mobilitazione nazionale di tutto il settore
agroalimentare. Tale manifestazione si rende necessaria per chiedere una
radicale svolta nella politica economica del Paese (svolta non più
procrastinabile anche a seguito degli ultimi dati sul prodotto interno
lordo resi noti nella giornata di ieri in cui, per il tredicesimo
trimestre di fila, si segna un calo), ma anche per chiedere di puntare
su un modello di sviluppo in cui abbiano una parte rilevante le
eccellenze agroalimentari del Paese, una nuova e più efficace gestione
idrogeologica del territorio (che metta al centro il lavoro forestale
per evitare i disastri che stiamo registrando in questi giorni, frutto
non delle intemperie ma dell'incuria e dell'opera dissennata dell'uomo) e
che valorizzi l'attività dei dipendenti dei Consorzi di Bonifica. FLAI,
FAI e UILA chiedono, inoltre, al governo di cancellare le misure del
Jobs Act che prevedono l'estensione generalizzata dei voucher - misura
contro cui 2 anni fa a Catania ci fu la mobilitazione di oltre 10 mila
lavoratori - che può provocare la destrutturazione del mercato del
lavoro agricolo cancellando diritti previdenziali ed assistenziali per
migliaia di lavoratori; e di destinare maggiori risorse agli
ammortizzatori sociali.
La FLAI-CGIL di Catania parteciperà alla
manifestazione con una folta delegazione di lavoratori dietro lo
striscione “FLAI CATANIA” e sventolando le proprie bandiere; e
parteciperà portando il proprio contributo di proposte e di battaglie
fatte in questi anni nel territorio. Ci saremo per rivendicare una
riforma del mercato del lavoro che contrasti seriamente il lavoro nero e
il caporalato, sempre più presente nella nostra provincia. Ci saremo
per non assistere mai più a quelle scene orribili che vedono i bambini
di sei anni privati della loro infanzia e costretti ad andare in
campagna a lavorare. Ci saremo per ricordare a quanti chiedono “dove è
stato in questi anni il sindacato?” che noi eravamo, siamo e saremo
accanto a chi soffre e viene sfruttato, costretto ad accettare
condizioni disumane lavorando 10-12 ore al giorno per percepire 25 euro;
ed ancora, accanto a chi ha perso il proprio lavoro e a chi percepisce,
al massimo, mille euro al mese e che non sta, di certo, a tavola
insieme a chi spende mille euro per una cena di gala per stare accanto
al Re. Nelle prossime settimane presenteremo un
documentario che testimonierà la condizione di lavoro nel comparto
agricolo nella nostra provincia, documentario che grazie alla nostra
lotta di oggi, ci auguriamo, possa essere presto riposto negli archivi
della storia e non diventi mai più “attualità” del futuro.
Il 29 novembre non sarà né una gita né, tantomeno, un
ponte, ma sarà una iniziativa di lotta sindacale per dare un futuro
migliore al Paese partendo dal lavoro produttivo e dignitoso. Per tutto
questo saremo in piazza e saremo in tanti. Il Paese si cambia solo dando una risposta al bisogno di lavoro e alla tutela dei diritti del lavoro. Questa è la modernità.
Catania, 15 novembre 2014
Alfio Mannino
Segretario Generale FLAI-CGIL CATANIA
15 Novembre 2014
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