03 luglio 2014

PARIFICA, OK DELLA CORTE DEI CONTI, MA TROPPE ZONE D'OMBRA



Parifica, ok della Corte dei Conti
Ma troppe “zone d’ombra”


Parifica, ok della Corte dei Conti <br /> Ma troppe “zone d’ombra”
“Viviamo una gravissima crisi economica di livello globale e nazionale. Assistiamo inoltre all’incremento di un fenomeno che ormai condizione gravemente l’economia del paese, cioè la corruzione”. Non ci sono sconti, né potrebbero essercene, nelle parole del procuratore generale d’appello della Corte dei conti della Regione siciliana, Diana Calaciura nella requisitoria di rito.
Nel giorno del giudizio di parifica, che la Corte ha concesso per l’esercizio 2013, nei limiti indicati dal pubblico ministero, tranne cioè per due capitoli di bilancio che ammontano a seicento milioni di euro, si dovrà dunque rimodulare con attenzione anche l’assestamento di bilancio. Il giudizio espresso in sede di requisitoria scava nel tessuto di una terra in difficoltà.
“L’immagine che ricaviamo dal termine ‘corruzione’ è quella di una crepa – dice Calaciura – di una ferita, di una rottura rispetto all’integrità richiesta da un ruolo e, quindi, l’immagine di un tradimento che infrange la fiducia di chi ti ha dato quella potestà”. “La corruzione ha raggiunto in Italia alti livelli ed è divenuta ‘ambientale’, – prosegue il procuratore generale d’appello della Corte dei conti – si parla di corruzione ambientale quando il relativo fenomeno è divenuto così capillare da ingenerare nelle persone implicate il convincimento che la prestazione dell’illecito faccia parte di una pratica così diffusa, da apparire quasi ‘normale’”.
Una immagine a tinte forti, la corruzione che “si annida ovunque”, “si nasconde nelle consulenze superflue, può manifestarsi in occasione della creazione di società partecipate e che, come matrioske del folklore russo, a loro volta ne comprendono altre e sono occasione per nominare consigli di amministrazione e collegi di revisione e per assumere dipendenti al di fuori delle procedure pubbliche concorsuali. Ognuno di noi può contribuire a combattere la corruzione”.
Nel corso delle relazioni del presidente Maurizio Graffeo, e del Consigliere Brancato, in diversi momenti la Corte ha dato atto alla Regione siciliana di avere incrementato di 217 milioni il fondo dei residui attivi, ma accanto alle luci, permangono, vaste e indefinite, alcune zone d’ombra. Quattrocentonovantacinque milioni in meno per la spesa sanitaria, ma ancora un esercito di dipendenti, stimato in oltre ventimila unità. “Una parte delle nostre scelte vengono condivise, mi pare, sulle consulenze superflue sono d’accordo da sempre, i consulenti sono ridotti al lumicino, con compensi che non superano i duemila euro mensili. La corruzione riguarda tante cose, daremo direttive sempre più precise in tal senso. Prosegue la battaglia contro gli sprechi e la corruzione. Cosa avrei dovuto fare di più, mandare la gente al plotone di esecuzione?”. Questo il commento a fine giornata di Rosario Crocetta, con la giunta di governo che nel pomeriggio, provvederà alla rimodulazione dell’assestamento.
 
03 Luglio 2014
http://www.siciliainformazioni.com/104248/parifica-ok-corte-dei-conti
 
 
 
 
 
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