Non ci sono risorse per i viali parafuoco e insorge l’incubo incendi | ||||
ANTINCENDIO IN SICILIA, LA REGIONE SI COMPLICA LA VITA METTENDO UNA PASTOIA AD UN MECCANISMO CHE NEL 2013 AVEVA RAGGIUNTO IMPORTANTI RISULTATI | ||||
Il
problema incendi ha costituito per anni una grave piaga per
l’eco-sistema, per l’economia e per la salute dei cittadini siciliani,
oltre a costare all’erario non poche risorse economiche che in tempi di
magra non sono facilmente reperibili.
Però, nel corso degli ultimi anni la
Regione è riuscita a creare un sistema anti-incendio che ha impedito
all’Isola di subire i consueti danni. Nel 2013, si era ottenuta una
riduzione degli incendi del 60% rispetto al 2012 e i danni ambientali
erano passati da 50 milioni di euro nel 2012 ai 4 milioni nel 2013.
Era diminuito il costo del rispristino
ambientale, passando dai 100 milioni del 2012 ai 9 milioni del 2013,
garantendo tutti gli operai. Nel complesso, quindi, rispetto ai 100
milioni di euro di costi complessivi dell’apparato anti-incendio fino al
2012, sono stati
spesi 80 milioni nel 2013 con un risparmio del 20%. Tuttavia, questi
brillanti risultati sono a rischio per alcune disposizioni contenute
nella legge finanziaria regionale, la n. 5/2014. L’articolo 12 di questa
legge prevede l’accorpamento degli operai antincendio, gestiti sino
allo scorso anno dal Corpo Forestale regionale, con quelli addetti alla
manutenzione dei boschi che dipendono dall’Azienda Foreste Demaniali.
Il risultato è di bloccare importanti
attività per la tutela del territorio e di scardinare assetti
organizzativi ben funzionanti a ridosso della stagione estiva. Gli
operai antincendio, infatti, passano dal Corpo Forestale all’Azienda
Foreste ma solo per la gestione economica. Così, saranno utilizzati
nuovamente dal Corpo Forestale, ma su finanziamento e assegnazione
dell’Azienda, ma solo dopo la presentazione di perizie redatte dal Corpo
Forestale da inviare all’Azienda stessa. Così, le risorse finanziarie
per l’antincendio sono state assegnate all’Azienda Foreste, ma le
attività operative devono essere svolte dal Corpo Forestale. In pratica,
da un lato sono stati trasferiti gli operai al Corpo forestale, ma
dall’altro i mezzi e le risorse finanziarie spettano all’Azienda
Foreste.
Perciò,
se quest’ultima non mette i soldi, i mezzi e gli stipendi degli operai,
il Corpo forestale resta senza strumenti per contrastare gli incendi.
Così, i mezzi specifici per l’antincendio sono senza autisti, senza
addetti allo spegnimento e senza fondi per la manutenzione e la
gestione, che devono essere trasferiti dall’Azienda al Corpo Forestale.
Per fare un esempio, il Corpo forestale per rendere operativa
un’autobotte, deve aspettare, ora, che l’Azienda Foreste dia i soldi per
fare la manutenzione del mezzo, per acquistare la benzina e per
assumere l’autista che poi invierà al corpo forestale.
Tra l’altro, i 6.900 operai saranno esaminati dalle Asp per controllarne l’idoneità, prima di essere nuovamente assunti ed equipaggiati dall’Azienda Foreste. Un altro esempio sono le tute anti-incendio che devono essere acquistare dall’Azienda Foreste e poi passate al Corpo forestale.
Tuttavia, esiste un pericolo ben più
grave che rischia di vanificare tutti gli sforzi realizzati finora,
poiché l’impasse in cui è caduto l’apparato anti-incendio, sta bloccando
la ricostituzione dei viali parafuoco. Questi ultimi adempiono la
funzione di interrompere l’espansione d’incendi nelle aree boschive,
perché lasciano un corridoio libero da piante in modo da separare le
aree del bosco, salvaguardandole. Questi corridoi costano circa 70
milioni di euro l’anno e sono realizzati con gli operai dell’azienda,
ma, essendo questi bloccati, questi viali non sono ripuliti.
Di
fronte a questa situazione, sono stati stanziati solo 18 milioni di
euro a fronte di una spesa di 80 milioni del 2013, così che il servizio
con un autonomia finanziaria ridotta partirà tra 15 giorni e durerà per
non più di 20 giorni. Il Responsabile regionale del Dipartimento Conservazione Natura di Legambiente Sicilia, Angelo Dimarca, ha dichiarato a tal proposito: «Abbiamo
presentato ricorso straordinario al Presidente della Regione, in quanto
si stanno violando elementari principi di buona amministrazione e di
ragionevolezza, e tutto questo in piena stagione antincendio. La
convenzione, firmata tra Corpo Forestale e Azienda Foreste Demaniali, è
un concentrato di bizantinismi e passaggi burocratici che stanno facendo
saltare il servizio antincendio della Regione, creando il presupposto
per il fallimento operativo di tutta la Forestale».
Si tratta di una convenzione che sposta
tonnellate di carte tra 2 uffici della stessa Regione (fascicoli
personali, certificati medici, perizie, elenco di attrezzature, fogli
presenza, ecc.), producendo difficoltà e dilatando oltremodo i tempi
amministrativi e tecnici in un settore delicato che non può fare a meno
di rapidità, d’efficacia e d’efficienza. Non ultimo, questa famigerata
legge prevede anche che l’Azienda Foreste Demaniali si occupi non solo
di demanio forestale ma anche di sviluppo rurale, trazzere, bonifica.
Dimarca
ha aggiunto: «Ma la cosa più grave in assoluto è che rischia di saltare
l’efficiente macchina antincendio organizzata dal Corpo Forestale
regionale: lo scorso anno sono stati raggiunti obiettivi importanti,
meno incendi, dismissione dei mezzi obsoleti, garantiti gli operai,
ridotti i costi. In un solo anno di lavoro, l’apprezzabile attività del
Dirigente Generale del Corpo Forestale siciliano ing. Di Rosa ha
prodotto risultati impensabili ed è grave che la politica non ne abbia
coscienza e che queste cose non vengano dette ai cittadini. Forse è
proprio quello che da fastidio a gruppi d’interesse: dimostrare che con
meno fondi ci possono essere maggiori risultati».
Secondo Legambiente Sicilia,
«quest’Azienda è stata, di fatto, cancellata e ridotta, ad un
megacontenitore per gravissime responsabilità politiche e dei sindacati
tradizionali».
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23 giugno 2014
NON CI SONO RISORSE PER I VIALI PARAFUOCO. ANTINCENDIO IN SICILIA, LA REGIONE SI COMPLICA LA VITA METTENDO UNA PASTOIA AD UN MECCANISMO CHE NEL 2013 AVEVA RAGGIUNTO IMPORTANTI RISULTATI
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