30 giugno 2014

INCENDI, I SOSPETTI DI CROCETTA. SONO UN AFFARE PER TANTI




Incendi, i sospetti di Crocetta
Sono un affare per tanti


Incendi, i sospetti di Crocetta <br /> Sono un affare per tanti
“Quando l’aere si fa fosco il piromane incendia il bosco e il terren, di vincol privo, divien fabbricativo…”. Così scrivevano in pieno boom economico gazzettieri malpensanti ogni volta che le fiamme, a ridosso dei centri abitati, bruciavano alberi, sterpaglie e tutto ciò che si parava dinanzi.
E’ trascorso più di mezzo secolo dal boom economico che fu boom edilizio, speculazione edilizia e fondiaria. Anche allora la Sicilia bruciava per ragioni diverse che nella Penisola. Puntuali come un orologio svizzero, le fiamme distruggevano gli alberi ancora giovani. Ed a pagare il conto, oggi come 50 anni fa, era la Regione, la grande mamma. Nel suo grembo crescevano ladri, malfattori e gente senza arte ne’ parte, piromani per necessita’ secondo l’ideologia perdonista di quel tempo.
La Regione rimboschiva servendosi, in qualche misura, della stessa manodopera che incendiava. Una partita di giro. L’appalto del rimboschimento ingrassò decine di furbastri, che si facevano chiamare imprenditori senza averne diritto. Una volta le fiamme tracimarono, arrivando in piazza Politeama a Palermo, o in via Wagner, sedi di uffici regionali, dove si conservavano le carte delle opere di rimboschimento.
Non erano i soli piantumatori a mungere il latte di mamma Regione. Era il tempo delle vacche grasse, e la Sicilia veniva rimborsata dei torti subiti. I soldi finivano nelle banche, arricchendole, e nelle tasche degli “appaltatori” contigui alla politica ancora prima che alle mafie, e attraverso costoro alle decine dei “forestali” raccattati dai caporali nelle piazze del paese. Qualcuno pensava che stesse nascendo l’impresa in Sicilia, perché c’era chi abbandonava i carretti, nelle aree del petrolio, per dotarsi della “lapa”, successivamente del “leoncino” e infine l’autotreno, i tre step dei padroncini. Ma si sbagliava, non c’entrava niente l’evoluzione degli autotrasportatori con l’impresa.
I piromani era una categoria dello spirito. Non appiccavano incendi e basta, sfasciavano tutto per rifare ogni cosa da capo, o rubavano con i movimenti di terra e il calcestruzzo impoverito. Gli incendi sono nati insieme alla prima Repubblica in Sicilia. E non si sono mai fati attendere. Dolosi, in larga parte. Le prediche sull’incuria dei vacanzieri che fanno danni inenarrabili parlano alla luna.
Se c’è qualcosa che nell’Isola è rimasta sempre la stessa, e’ l’incendio che divora ettari di bosco nelle giornate di scirocco. E allora, perche’ non si riesce a combatterli con efficacia? Anzitutto per la semplice ragione che non è facile, com’è dimostrato da quel che accade in ogni parte del mondo, falla California all’Australia. E poi perché il piromane ha lo scirocco dalla sua parte. Non solo, naturalmente.
Il presidente della Regione, Rosario Crocetta, ha manifestato indignazione e sospetti, le fiamme sono divampate alla vigilia dell’arrivo degli elicotteri in dotazione al servizio antincendio nell’Isola, hanno anticipato l’aggiudicazione della gara (affitto degli elicotteri) di alcune ore. Una tempestività incredibile. Il governatore ha ricordato il costo degli interventi, quindici milioni di euro, tre milioni nel corso di una sola stagione.
Potrebbe non essere un caso se mezza Sicilia, soprattutto nel palermitano e nel trapanese, e’ andata in fiamme. La mano dell’uomo, insomma, e la sua testa. Spegnere un incendio è un affare, grande o piccolo che sia.
Ma è andata così anche gli altri anni. Gli incendi non mancano mai all’appuntamento, basta leggere le previsioni del tempo. Le fiamme non possono essere affrontate con le mani nude. Devono essere spente prima che si alzino. Prevenzione, vigilanza, uomini interessati a proteggere il bosco. Non e’ sufficiente la motivazione “civile”, l’etica della conservazione del bene comune, la buona causa, ci vuole l’interesse privato di chi campa con il bene pubblico: il bosco, gli alberi, il verde, la riserva.
Quando lo capiremo?

 29 Giugno 2014
http://www.siciliainformazioni.com/103530/incendi-i-sospetti-governatore-affare-per-tanti







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