Ricevo e pubblico
da Tonino Russo
Segretario Generale della Flai Cgil Palermo
CGIL SICILIA
UFFICIO STAMPA
FORESTALI: FLAI CGIL BOCCIA IPOTESI DI FARAONE DI INSERIMENTO IN BACINO
UNICO CON PRECARI. TRIPI: “EFFICIENZA SISTEMA PASSA PER ALTRE STRADE”
Palermo, 11 giugno – “Assimilare i forestali ai precari proponendo
anche per loro l’inserimento in un bacino unico è un errore”: il Segretario
Generale della Flai Cgil Sicilia, Salvatore Tripi, boccia la proposta di Davide
Faraone, responsabile del Pd per il welfare, di fare confluire i forestali,
assieme a Pip, Lsu e altri precari in un’Agenzia regionale. “I forestali –
spiega Tripi - sono una categoria di lavoratori ben definita, a tempo
indeterminato o determinato, con un proprio contratto di lavoro nazionale e uno
specifico sistema pensionistico, previdenziale e assistenziale. Se si vuole
rendere il sistema efficiente ed evitare sprechi – aggiunge - le strade sono
dunque altre: svilupparne la produttività e snellirlo rendendo flessibile il
sistema pensionistico
in uscita”. Secondo Tripi, la detta Agenzia Regionale, per quanto riguarda i forestali, sarebbe un “inutile nuovo carrozzone”. Il Segretario della Flai specifica che “il settore forestale ha bisogno di una riforma che punti a esaltarne tutte le potenzialità: da quelle che riguardano la filiera delle energie rinnovabili, alle attività contro il dissesto idrogeologico per le quali sono disponibili centinaia di milioni; dal buon utilizzo delle risorse del Piano di sviluppo rurale 2014/ 2020 alle attività connesse all’uso turistico sostenibile di parchi e riserve e a quelle relative al verde urbano”. Il settore, inoltre, per la Flai, potrebbe essere sfoltito e le risorse recuperate impiegate per stabilizzare il personale. “Si calcola - dice Tripi - che almeno 6 mila lavoratori abbiano già superato i 60 anni. Consentirne il pensionamento creerebbe le condizioni per stabilizzare altro personale ed avere una migliore organizzazione del lavoro”.
in uscita”. Secondo Tripi, la detta Agenzia Regionale, per quanto riguarda i forestali, sarebbe un “inutile nuovo carrozzone”. Il Segretario della Flai specifica che “il settore forestale ha bisogno di una riforma che punti a esaltarne tutte le potenzialità: da quelle che riguardano la filiera delle energie rinnovabili, alle attività contro il dissesto idrogeologico per le quali sono disponibili centinaia di milioni; dal buon utilizzo delle risorse del Piano di sviluppo rurale 2014/ 2020 alle attività connesse all’uso turistico sostenibile di parchi e riserve e a quelle relative al verde urbano”. Il settore, inoltre, per la Flai, potrebbe essere sfoltito e le risorse recuperate impiegate per stabilizzare il personale. “Si calcola - dice Tripi - che almeno 6 mila lavoratori abbiano già superato i 60 anni. Consentirne il pensionamento creerebbe le condizioni per stabilizzare altro personale ed avere una migliore organizzazione del lavoro”.
2014 dac
11 Gennaio 2014
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