40 lavoratori negli uffici di via etnea
A Catania protestano i forestali:
“Noi a casa e i boschi bruciano”
Protesta
del Sifus, il sindacato autonomo per la stabilizzazione dei sindacati,
a Catania. Il gruppo dirigente ed alcuni lavoratori aderenti alla sigla
manifestano da stamattina sotto la sede di via Etnea dell’azienda
foreste demaniali, in via Etnea. Circa 40 lavoratori hanno occupato gli uffici dell’Azienda regionale Foreste demaniali.
“Mentre il governo Crocetta è ancora
alla ricerca dei fondi necessari per avviare i forestali siciliani –
spiega Maurizio Grosso, segretario generale del Sifus – con la calura
della stagione estiva il patrimonio boschivo inizia a registrare i primi
significativi roghi a causa dell’intensità e dell’altezza delle
erbacce che li insidiano”.
Secondo Grosso in passato nonostante non ci sia stata una
programmazione precisa sono stati comunque garantiti dei lavoratori e
quindi degli interventi già nei primi mesi della primavera.“Si è potuto provvedere – spiega – a preparare dei viali parafuoco che sono risultati utili ad impedire gli incendi nella parti più esposte dei boschi. Quest’anno gli unici interventi sono quelli messi a punto, una ventina di giorni fa dai lavoratori del settore manutenzione che lavorano 151 giorni l’anno, ma al raggiungimento del ventesimo giorno sono stati licenziati e gli interventi effettuati sono stati, minimi, ridicoli: basta fare un giro in Sicilia e capirete che nemmeno i boschi si vedono perché le erbacce sono più alte degli stessi alberi”.
Quando si parla di forestali in Sicilia spesso innesca la polemica sul numero, che dai più viene giudicato eccessivo, di questi operatori, ma il segretario del Sifus, Grosso, stoppa sul nascere la critica: “Sono leggende metropolitane”, dice.
“Questi lavoratori forestali sono degli stagionali – chiarisce Grosso – se in Sicilia lavorassero 365 giorno l’anno, come succede nelle altre regioni d’Italia il loro numero corrisponderebbe al massimo a circa 8200 lavoratori. In totale, secondo le vecchie graduatorie siamo 26mila: 1400 a tempo indeterminato, 4600 sono i cosiddetti centocinquantunisti, 10mila centounisti e 10mila settantottisti, ma se andiamo a fare il calcolo delle giornate ci accorgeremo che si tratta di circa 8200 lavoratori che opererebbero contemporaneamente. In definitiva c’è una cattiva informazione rispetto al numero effettivo dei forestali, ma soprattutto rispetto al loro utilizzo“.
Il Sifus in una nota ha chiesto la
stabilizzazione dei lavoratori forestali ed annuncia che la protesta di
stamani a Catania potrebbe essere “la prima di una lunga serie di autoconvocazioni, nelle aziende siciliane. Il Governo deve subito passare dalle parole ai fatti”.
11 Giugno 2014
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