“Incompetenza, approssimazione e testardaggine sono alla base degli errori commessi dall’Ars e dal governo regionale. Siamo consapevoli delle difficoltà ma è questo atteggiamento degno della politica del passato che ha portato la Sicilia al fallimento”.
E’ durissimo il segretario regionale della Cisl Maurizio Bernava nel presentare, insieme a Cgil e Uil lo stato di agitazione che porterà, quasi certamente, allo sciopero generale se entro giugno la Regione non risolverà i grandi temi occupazionali siciliani, dal salva stipendi all’avvio al lavoro dei forestali, allo sblocco delle opere pubbliche ai tremi della Formazione professionale.
“L’emergenza da affrontare è senza precedenti. diminuiscono gli investimenti, si registrano minori entrate tributarie, i comuni sono ormai al dissesto e non si vedono azioni regionali per evitare questo fallimento – continua Bernava -. Non c’è un progetto, non c’è una idea comune, non c’è un piano di risanamento della spesa ne di ristrutturazione delle partecipate e intorno ai fondi europei c’è il vuoto assoluto di idee”.
“E’ paradossale che le proposte debbano venire da Cgil, Cisl e uil e non dalla regione. la verità è che siamo a rischio Commissariamento per effetto di conti sbagliati. Il sindacato non vuole ne il commissariamento ne le elezioni anticipate ma stabilità e governo. Temiamo, però, che la promessa di risolvere tutto entro giugno sia l’ennesima promessa a vuoto”.
“Siamo fortemente preoccupati – gli fa eco Michele Pagliaro segretario generale della cgils sicilia – abbiamo la disoccupazione giovanile al 50%. Nell’incontro di ieri Crocetta ci ha annunciato soluzioni a tutti i problemi ma è il solito effetto annuncio senza seguito. oltre ai giovani bisogna pensare ai pensionati. L’80% è sotto la soglia di povertà”.

Pagliaro affronta anche il tema delle riforme “Non si è visto nulla di nulla. Formazione, Forestale e così via. Le idee che ci sono sono inapplicabili perché vanno contro le regole europee. Situazione disastrosa anche nel settore degli ammortizzatori sociali. 15 mila i richiedenti ma cki sono solo 30 milioni. servono quattro volte tanto”.
Da Claudio Barone segretario generale della Uil Sicilia, poi, arriva l’attacco che non ti aspetti: “Si è fatta una finanziaria che è servita soltanto a garantire gli stipendi dei parlamentari lasciando fuori i lavoratori. per l’Ars le difficoltà tecniche sono state superate, per i lavoratori no. vengono tenuti in ostaggio da una politica che non riesce a risolvere i problemi. D’ora in poi sarà battaglia”.
I sindacati chiedono risposte già dalla giunta regionale di oggi pomeriggio anche se perché le scvelte producano effetti sarà necessario parecchio più tempo.

20 Maggio 2014
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