19 maggio 2014

MONTANTE: LA POLITICA DEVE RESPONSABILIZZARSI, UN RICHIAMO CONTRO L'IMMOBILISMO E CONTRO IL RISCHIO DI TENSIONI SOCIALI




Il presidente di Confindustria Sicilia
Antonello Montante


Lillo Miceli
Palermo. Un vero e proprio grido d'allarme, contro l'immobilismo della politica, è stato lanciato dal presidente di Confindustria Sicilia, Antonello Montante. Una presa di posizione netta dopo la mancata approvazione della cosiddetta «manovrina» che avrebbe dovuto consentire ai dipendenti di enti, società ed aziende controllati dalla Regione, di ricevere lo stipendio atteso dall'inizio dell'anno; ma anche di avviare al lavoro i braccianti della forestale e gli stagionali dei consorzi di bonifica. Come è noto, il disegno di legge che aveva appena iniziato l'esame dell'Aula è stato rinviato in commissione Bilancio perché la copertura data alla spesa, in seguito all'ennesima riscrittura del provvedimento, è stata ritenuta «incerta» dalle forze di opposizione e di parte del Partito democratico.
Una decisione che rischia di creare seri problemi di ordine pubblico e che può avere conseguenze catastrofiche sul sistema produttivo isolano. Per questo motivo, il presidente degli industriali isolani, ha deciso di fare sentire la sua voce. «Le imprese siciliane nei confronti della politica - ha detto Montante - nutrono diffidenza, ma hanno anche bisogno di speranza. La politica risponda con segni di positività. Richiamo al senso di responsabilità tutta la politica regionale. Si mettano al centro di tutto i lavoratori e le imprese».
Per il presidente di Confindustria Sicilia, «ci vuole un senso di responsabilità pazzesco. Nei prossimi mesi c'è il rischio di tensioni sociali, che le imprese rimangano al palo e che i lavoratori non incassando il dovuto non incrementino la spesa. E' necessario - ha aggiunto Montante - che le forze deputate alla lotta dei fenomeni criminosi si mettano insieme e non si dividano per nessun motivo, occorre un'attività a ventaglio e non a macchia di leopardo: altrimenti il rischio è che ci sia il tracollo totale dei conti e dello stato dei siciliani. Non bisogna perdere l'opportunità dei fondi strutturali, cerchiamo di non perdere quello che l'Europa ci dà».
Le imprese sono pronte a fare la loro parte, ma è alla politica che spetta il compito della programmazione. Occorre un colpo di reni per tentare di recuperare il tempo perduto, purtroppo, le lotte interne che dilaniano le forze politiche della maggioranza, in particolare il Partito democratico, sono difficili da ricomporre. Domenica prossima si vota per il rinnovo del Parlamento europeo ed in una trentina di comuni della Sicilia (unico capoluogo di provincia è Caltanissetta) e sarà un test politico per il governo regionale, così come per quello nazionale. Non a caso, mercoledì scorso, Renzi, parlando dei fondi europei, ha annunciato che ogni tre mesi sarà a Palermo per verificare lo stato della spesa.

18 Maggio 2014




NOTIZIE CORRELATE:





Il suo precedessore invece:






Nessun commento:

Posta un commento

Ogni commento anonimo sarà cestinato, verranno pubblicati tutti tranne quelli offensivi e/o volgari, si ricorda che commentare significa anche assumersi la responsabilità di ciò che si dice. Qualora la loro pubblicazione violasse eventuali diritti d’autore, vogliate comunicarlo via email. Saranno immediatamente rimossi. Quelli con profilo Anonimo DEVONO essere firmati alla fine del commento altrimenti saranno cancellati. Il titolare del blog declina ogni responsabilità per i commenti rilasciati da terzi. Le immagini pubblicate sono quasi tutte tratte da internet e quindi valutate di pubblico dominio. Qualora il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del blog che provvederà alla loro rimozione.