13 maggio 2014

LENTINI (SR). IL PARCO A VERDE DIMENTICATO, DOVEVANO ESSERE GLI UOMINI DELLA FORESTALE A PRENDERSENE CURA PROPRIO GRAZIE ALLA CONVENZIONE DELL'ASP E IL DIRIGENTE PROVINCIALE


Il parco a verde dimenticato

Il nuovo ospedale continua ad essere circondato da una fitta vegetazione


Lentini. Sembra essere svanito nel nulla il progetto finalizzato a riqualificare l'area circostante il nuovo ospedale con la realizzazione di un parco a verde. Chi in questi giorni ha necessità di raggiungere la struttura ospedaliera di contrada Poggio Roggio, viene attratto dalla massiccia presenza di erbacce. La natura continua a fare il suo corso e non è certo un belvedere quello che si ammira. Questo accentua le legittime proteste della popolazione, che invoca anche un'azione di bonifica su larga scala per scongiurare il pericolo di incendi, che le erbacce, rinsecchendo potrebbero innescare.
A sollevare il problema è stato, ancora una volta il presidente del tribunale del diritto del malato Alfio Bosco.
«A parte l'aspetto estetico, che pure dovrebbe essere importante per un ospedale d'avanguardia - lamenta Bosco - si teme che la situazione di degrado potrebbe favorire la proliferazione di numerosi insetti, con risvolti preoccupanti, sotto il lo igienico sanitario».
Alla vigilia dell'inaugurazione del nuovo ospedale fu annunciata l'imminente realizzazione di un ampio parco a verde, con tanto di aree a sosta e percorso pedonale nell'area circostante. In quella circostanza era stato anche annunciato che l'avvio dei lavori per l'attesa realizzazione era agli sgoccioli.
Al pari di altre opere progettate e mai avviate anche questo ambizioso obbiettivo, è rimasto lettera morta. Anche se il presidente del tribunale del diritto del malato ha fatto tornare di attualità il problema, la cosa più sconfortante è che non si intravedono segnali per portare avanti il progetto, che una volta realizzato, riqualificherebbe ancor più il presidio ospedaliero.
E pensare che nonostante i fondi fossero stati stanziati abbondantemente, di fatto, almeno fino ad ora, la situazione è rimasta tale e quale e al momento non si intravede alcuna iniziativa.
«L'auspicio - continua il presidente del tribunale dei diritti delmalato - è che questo benedetto progetto vada davvero in porto. Anche se non si è provveduto a finanziare l'opera, quando le risorse arrivavano copiose, si auspica che il problema possa essere risolto». Grazie alla convenzione firmata tra la direzione dell'Asp e il dirigente provinciale della forestale, dovevano essere gli uomini della forestale a preparare il terreno mediante l'eliminazione della vegetazione infestante, a costruire le recinzioni a protezione dell'area da impiantare, all'apertura delle buche, alla concimazione di fondo e alla piantumazione delle essenze arboree, che oltre a quello forestale, avrebbero avuto anche interesse paesaggistico, naturalistico e ornamentale. Ebbene sono trascorsi diversi mesi e nulla è cambiato. Anzi è inconcepibile constatare come si stia perdendo tempo nel bonificare l'ampia area, se si pensa alle immaginabili conseguenze negative che si potrebbero verificare durante l'incalzante calura estiva. In ogni modo, ci vorrebbe uno scatto di orgoglio per procedere alla sistemazione dell'area circostante per dare il giusto riconoscimento ad una struttura che vanta potenzialità di eccellente livello. Molti temono, giustamente, conseguenze negative per la salute e vorrebbero un intervento delle autorità per rimuovere finalmente un obbrobrio che deturpa l'intera zona nord della città. Purtroppo il problema, nonostante le segnalazioni e le proteste, sembra non interessare a nessuno.
GAETANO GIMMILLARO

12 Maggio 2014





2 commenti:

  1. Buongiorno, leggo con dispiacere quanto riportato a proposito del presidio ospedaliero di Lentini e dei lavori incompiuti.
    Il dispiacere nasce dalla considerazione che chi scrive riporta notizie poco veritiere, in quanto nell'area in questione l'U.P.A. di Siracusa ha effettuato nell'anno 2011 TUTTI i lavori progettati e richiesti dall'ASP come tra l'altro testimoniato anche da articoli di giornale dell'epoca. Gli interventi, realizzati con la fatica e l'attenzione degli operai forestali, che in questo progetto hanno creduto insieme a chi ne ha curato la progettazione e la direzione, hanno consentito la ripulitura dalle infestanti e la messa a dimora di circa 6000 piante, tutte dotate di pali tutori e di pacciamatura, più di quanto fosse in progetto, oltre alla realizzazione di aiuole ed alcune porzioni di impianto di irrigazione. Il personale dell'ASP o di ditte con essa convenzionate DOVEVA GARANTIRE L'IRRIGAZIONE DI SOCCORSO nei primi anni di impianto. NON esiste ulteriore convenzione per la manutenzione di quanto allora realizzato.
    Il personale operaio allora impiegato ha ricevuto per il lavoro svolto i complimenti dell'allora Dirigente Generale dell'Azienda.
    Quanto sopra a personale testimonianza dell'impegno profuso nei lavori da parte del personale impegnato e per fugare i dubbi sui lavori effettuati.
    Santi Messina (Progettista e Direttore Lavori )

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    1. Sig. Messina, ha fatto bene a precisare, il suo commento merita più attenzione, ne farò un articolo pubblicando la pagina originale del giornale la sicilia. La ringrazio per essere intervenuto.

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