Forestali sul piede di guerra. Sit.in venerdì 9 maggio in Prefettura ad Agrigento
Le scriventi a seguito dell’ evolversi in negativo e in termini preoccupanti delle vicende inerenti il settore forestale, evidenziano, la grave e pericolosa situazione determinatasi nel settore come tra i lavoratori, la cui tutela e le garanzie dei diritti mai come in questo momento sono stati messi a rischio da inadempienze, superficialità e strumentalismi, indici tutti di funzionali tentativi a smobilitare e destrutturare il sistema agro ambientale e forestale. Gli incredibili ritardi nell’iter della Finanziaria bis, che oltre a penalizzare i lavoratori, di fatto compromettono lavori essenziali per il bosco; il persistere nella prassi di sottoscrivere accordi come per ultimo quello dell’ 11 marzo, per poi sistematicamente disattenderli; le determinazioni unilaterali e dirompenti assunti dalla burocrazia regionale, che da un lato disconosce il confronto e il coinvolgimento del sindacato, e dall’altro sbandiera attraverso stampa percorsi inconciliabili con le esigenze del settore come le paventate riduzioni del personale impegnato nella lotta agli incendi, o mortificanti delle attese dei lavoratori come le circolari della Dirigente del Dipartimento regionale Lavoro che non tenendo conto di quanto convenuto con il Governo si ostina a dare disposizioni funzionali a creare confusione e conflitti tra i lavoratori con I’effetto di implementare igià tanti contenziosi giudiziari. Se a tale stato di fatto si aggiunge il riproporsi di una solfa già nota e contestata ai precedenti Governi, quale la rotazione degli Assessori, i vergognosi ritardi nel corrispondere gli emolumenti e i roboanti silenzi sul versante del rinnovo contrattuale, ne emerge una realtà talmente pesante che il mondo forestale non è più disponibile a tollerare tenuto conto che I’inadempienza rispetto agli accordi scaturiti di imponenti manifestazioni, come la vanificazione dei “tavoli tecnici” di fatto vengono interpretate come ulteriore presa in giro e scarso rispetto dei bisogni sociali. Le scriventi, in presenza di credibili risposte sull’emergenza ambientale e sui diritti dei lavoratori ritengono di non dover concedere alcuna moratoria nei confronti di un Governo e di una classe politica che alla crescita e ai bisogni della gente antepone questioni di basso profilo.Conseguentemente rivendicano che sin da subito, all’interno della manovra finanziaria siano inserite le misure finanziarie necessarie ad assicurare le opere di manutenzione, la difesa del patrimonio boschivo e i diritti e gli interessi legittimi degli addetti così come sanciti dagli accordi. Chiedono altresì che il Governo nel rispetto di quanto sottoscritto nel verbale di giorno 1,1. marzo c.a. e disatteso dalle direttive impartite dal Dipartimento Lavoro, disponga, con gli strumenti ritenuti più opportuni, che alla individuazione delle modalità per la formulazione delle graduatorie si pervenga in sede di riordino legislativo annullando, non ultimo per vizi di legittimità, gli eventuali effetti già prodotti dalle richiamate circolari. A sostegno di detti obiettivi la Fai-Cisl la Flai-Cgil e la Uila-Uil preannunciano I’attivazione di mirate e costanti iniziative di lotta. La prima delle quali verrà articolata venerdì 9 maggio p.v. a partire dalle ore 9.30 con Sit-in di lavoratori forestali davanti la prefettura di Agrigento e chiedono a Sua Eccellenza il Prefetto di essere ricevuti con delegazione. All’incontro chiedono la presenza del Direttore
Prov.le dell’Azienda Foreste lng. Giuseppe Di Miceli, il Direttore del Dipartimento Forestale Antincendio Dott. Stanislao Salvaggio e dal Direttore dell’ufficio provinciale del lavoro Angela Ferrante.
05 Maggio 2014
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