Quanto inquina il computer e come imparare
a fare meno danni
Chi utilizza il pc 100 ore al mese produce tanta CO2 quanto per un viaggio andata e ritorno su un'auto tra Milano a Bologna
Anna Rita Rapetta
Web, amico e nemico dell'ambiente a seconda del punto di vista. Da una parte vagonate di carta risparmiate dall'avvento dell'e-mail, dall'altra consumi energetici sempre più sostenuti che potrebbero essere contenuti grazie ad un più attento uso della Rete e dei dispositivi tecnologici.
La principale voce di consumo (e di inquinamento) del Web è l'energia elettrica: essendo ancora in buona parte ottenuta mediante combustione di fonti energetiche fossili, il consumo di energia comporta la produzione di grandi quantità di emissioni nocive. È stato calcolato che la cosiddetta Information and communication technology globale (internet, video, voce e altri servizi cloud) ogni anno produca più di 830 milioni di tonnellate di anidride carbonica. Si tratta di circa il 2% delle emissioni globali di anidride carbonica. Le proiezioni dicono, inoltre, che la quota è destinata a raddoppiare entro il 2020.
Ma vi siete chiesti quanto è profonda l'impronta digitale lasciata da ogni singolo utente Intenet? Per rispondere a questo interrogativo arriva in aiuto un portale realizzato da Rete Clima e finalizzato a promuovere sia informazione e sensibilizzazione verso gli impatti ambientali generati dal nostro utilizzo quotidiano della Rete, sia azioni di riduzione e di compensazione forestale nazionale delle emissioni del Web. Grazie agli strumenti di simulazione interattiva, sul portale CO2web i navigatori possono quantificare le emissioni legate al proprio uso del Web: dalla consultazione delle pagine del proprio sito o blog, ai video visionati su Youtube, alle e-mail inviate.
Per farsi un'idea di quanto inquina un clic, si pensi che un'internauta che utilizza il Web per 100 ore al mese avrà emesso a fine anno 86,4 kg di CO2, pari alle emissioni di un viaggio andata e ritorno su un'automobile di media cilindrata tra Milano e Bologna. E un sito con una media di 100mila pagine viste al mese emette 288 kg di CO2 in un anno. Un utente che invia mensilmente 500 e-mail (da 1 MB) a fine anno avrà collezionato una emissione di 114 kg di CO2. Un navigatore che invece vede 100 video su Youtube in un mese a fine anno avrà emesso 43,2 kg di CO2. Il computo totale arriva così a 243,6 kg di emissioni climalteranti ogni anno.
Non poco. Con CO2web, però, è possibile compensare l'impatto ambientale delle nostre navigazioni. CO2web offre ad aziende e blogger la possibilità di compensare le emissioni legate alle pageview del proprio sito web, facendosi carico della CO2 collegata alla navigazione di coloro che fruiscono del sito/blog in una logica di responsabilità ambientale. La compensazione viene realizzata da Rete Clima tramite la posa di alberi in Italia, all'interno di boschi urbani realizzati per la tutela della naturalità locale e il contrasto al cambiamento climatico globale. Inoltre, le azioni di forestazione compensativa sono rivolte anche alla promozione della sostenibilità del territorio con il coinvolgimento delle scuole locali in progetti di educazione ambientale.
Anche i singoli utenti possono contribuire alla causa e navigare responsabilmente: sul sito è possibile visionare il decalogo delle azioni ecologiche intelligenti per ridurre l'inquinamento da Web.
15 Aprile 2014
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