18 marzo 2014

REGIONE, L'AGENDA LUMIA: FARE PRIMA LE RIFORME E POI SUBITO IL RIMPASTO


Regione, l'agenda Lumia «Fare prima le riforme e poi subito il rimpasto»

Beppe Lumia


Lillo Miceli
Palermo. «Prima le riforme, poi il rimpasto della giunta, altrimenti c'è il rischio di cadere nei soliti, vecchi, giochini della politica che portano inevitabilmente a sbattere. Sarà il presidente della Regione, Crocetta, a decidere come e quando, perché c'è in ballo la grande sfida del cambiamento della Sicilia. Sfida cui possono contribuire, anche a livello nazionale, Drs e Articolo 4, che potrebbero federarsi con il Pd». Per il senatore Lumia il momento per la svolta decisiva potrebbe essere quello buono, ma bisogna stare attenti alle forze trasversali della conservazione che sperano di fermare il «nuovo corso», magari sperando in un commissariamento della Regione calato dall'alto.
Teme per il percorso di rinnovamento avviato da Crocetta?
«Nessuno pensi che cambiare radicalmente la Sicilia sia una passeggiata o che si possa decidere nei salotti radical-chic. Il cambiamento deve essere culturale e profonda la rottura con una Regione che ha assegnato alla politica una micidiale funzione d'intermediazione burocratico-clientelare e in molti casi affaristico-mafiosa. Però, abbiamo alcuni punti di forza: c'è un governatore che per il cambiamento è disposto a sacrificare la vita; non è ricattabile e intende investire tutto sulla Sicilia migliore. L'altro punto di forza è che non ci sono più soldi e all'altra Sicilia, quella assistenziale e affaristica, viene meno il brodo naturale. Inoltre, ci sono i giovani che non sopportano più la mafia e sono i naturali alleati di Crocetta».
Anche l'imprenditoria vuole liberarsi dal giogo della mafia.
«E' un ulteriore punto di forza la volontà delle associazioni datoriali (Confindustria, Cna, Coldiretti) che chiedono di essere protagonisti dello sviluppo. Ha fatto bene Montante a lanciare la sua sfida. Chi pensa di strumentalizzare questi stimoli si troverà con un pugno di mosche in mano. Non mettono in discussione Crocetta. Anzi, vedono in lui colui che può attuarli. Ma la Sicilia vecchia e compromessa soffia sul fuoco. Pensa che la fine della spesa pubblica sia la sua fine; spera che Roma possa commissariare la Regione. Fi sulla riforma delle Province ha fatto le barricate, invece di sfidare Crocetta sul fronte del cambiamento. In quest'anno sono state effettuate riforme senza precedenti, adesso bisogna affrontare il "mostro" della riforma burocratica. Sulle variazioni di Bilancio bisogna essere trasparenti, senza togliere nulla ai forestali e a tutti gli altri lavoratori. Sono queste sfide che il governo Crocetta ha fatto proprie e rappresentano il crinale del cambiamento».
Intende dire che il rimpasto di giunta si allontana?
«No, i ritocchi in giunta Crocetta non li ha mai negati. Ma è il linguaggio che evoca vecchi riti. Non si allontana nulla, ma prima le riforme perché bisogna cambiare la Sicilia e l'Italia. Renzi e Crocetta sono le due facce della stessa medaglia. Le resistenze saranno micidiali. Immagino che ci sarà un'opposizione trasversale, come trasversale è nella gente la richiesta di andare avanti. E' finita la politica del compromesso al ribasso, di decidere di non decidere».
E l'alleanza con Articolo 4 e Drs?
«Si sta valutando di creare dal basso, con Articolo 4, Drs e il Megafono, ma penso anche a pezzi dell'autonomismo siciliano, una federazione dal basso per dare solide basi al Pd che con Renzi ha ripreso vitalità. Peraltro, la nuova legge elettorale nazionale spinge ad alleanze come quelle già sperimentate in Sicilia in quest'anno di governo Crocetta».
Sarà candidato alle Europee?
«Sindaci, imprese antimafia, giovani mi sollecitano a candidarmi. Gli imprenditori, gli artigiani, gli agricoltori i pescatori capiscono che occorre una leadership che sappia battere i pugni in Europa senza il timore di essere messi all'angolo».

17 Marzo 2014



Di questi tempi parlare di operai forestali può far guadagnare qualche voto in più.

17 Marzo 2006.


A scanso di equivoci, il Governo Crocetta targato PD-UdC e così via, HA GIA' TAGLIATO ABBASTANZA AL COMPARTO  FORESTALE.
Sen. Lumia fare prima le riforme? Allora iniziamo subito con quella dei  forestali, altrimenti non è altro che uno slogan elettorale per le prossime europee...


Riordino subito senza tagli!
Lavorare oltre le giornate garantite!












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