Fondi UE: un ritardo rischia di comprometterne l’accesso
di Redazione
“Un
drammatico ritardo da parte del governo regionale e degli uffici
competenti rischia di compromettere l’accesso ai fondi europei per il
2014-2020″. Lo dice Bernardette Grasso, vicecapogruppo Pid-Grande sud
all’Ars. “L’Unione Europea -sostiene Grasso- non ha ritenuto idoneo
l’accordo comunitario formulato, per il nostro Paese, dall’ex ministro
alla Coesione territoriale, Carlo Trigilia. Un accordo che Bruxelles ha
ritenuto irricevibile anche perché viziato dal mancato coinvolgimento
delle regioni nella sua stesura e nella pianificazione.
Era previsto per oggi a Roma un incontro con i presidenti di Regione ed il ministro per lo Sviluppo Economico per illustrare i relativi programmi, ma la scadenza del 22 aprile incombe: entro quella data l’accordo di partnerariato dovrà infatti essere depositato a Bruxelles. Per la Sicilia i tempi sono ancora più stretti e per un esito positivo della questione si rende indispensabile il coinvolgimento di tutte le istituzioni e le parti sociali, espressione del territorio, per elaborare le proposte per una nuova programmazione e per non rischiare di perdere, ancora una volta, una grande opportunità di sviluppo.
Era previsto per oggi a Roma un incontro con i presidenti di Regione ed il ministro per lo Sviluppo Economico per illustrare i relativi programmi, ma la scadenza del 22 aprile incombe: entro quella data l’accordo di partnerariato dovrà infatti essere depositato a Bruxelles. Per la Sicilia i tempi sono ancora più stretti e per un esito positivo della questione si rende indispensabile il coinvolgimento di tutte le istituzioni e le parti sociali, espressione del territorio, per elaborare le proposte per una nuova programmazione e per non rischiare di perdere, ancora una volta, una grande opportunità di sviluppo.
Il governo regionale si impegni quindi a rimodulare i fondi
comunitari in un confronto con il Parlamento regionale, coinvolgendo gli
enti territoriali, le parti sociali le categorie economiche, al fine di
promuovere una strategia di sviluppo comune, cosi come ho già
evidenziato nella istanza presentata al presidente dell’Ars Giovanni
Ardizzone”.
20 Marzo 2014
E ti pareva!
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