09 febbraio 2014

SOCIETA' DI FORESTALI CONTRO IL DISSESTO


Società di forestali e proprietari contro il dissesto

La proposta dell’ex sindaco e capo dell’opposizione Valerio Sichi: «Riprendiamo il controllo del territorio»


PITEGLIO. La soluzione spesso è nella storia, basta adeguarla ai nostri tempi. Da tale principio prende le mosse la proposta lanciata da Valerio Sichi, ex sindaco ed oggi capogruppo di opposizione del Comune di Piteglio, per una nuova modalità di cura del territorio montano che potrebbe prevenire, almeno in parte, la predisposizione agli smottamenti. «Questa riflessione accompagna da tempo me ed altri amici e torna attuale ad ogni stagione delle frane, una costante per la nostra montagna - spiega Sichi - una delle cause dei disastri deriva dall'abbandono del nostro territorio. Le foto dei primi decenni del ‘900 ci mostrano montagne coltivate e curate. Oggi i boschi sono abbandonati poiché non c'è più un interesse contingente alla loro cura e solo una piccola minoranza eroica continua nell’opera. I proprietari dei terreni aumentano a seguito dei frazionamenti ereditari e molti risiedono a centinaia di chilometri dalle loro proprietà. Tanti residenti che hanno ereditato, come me, qualche appezzamento di terreno non hanno più il tempo e la capacità di agire efficacemente sul territorio. Forse io non saprei nemmeno ritrovare quei terreni dove il babbo mi portava da piccolo». «I disastri non sono fatalità – prosegue Sichi - l'ultima frana, a La Lima sulla statale 12, probabilmente è stata causata da piante non tagliate da troppo tempo». Cosa fare allora? «Oltre all'imposizione di comportamenti in casi eclatanti – prosegue Sichi – una modalità nuova potrebbe essere la costituzione di consorzi o società forestali dove i singoli proprietari partecipano mettendo a disposizione il terreno boscato affinché venga curato, tagliato e venduto da boscaioli professionalmente preparati: sulla nostra montagna ce ne sono tanti. L'entità del corrispettivo di questo mettere a disposizione potrebbe essere discussa e concordata. Io ed altri non vorremmo nulla, al massimo il costo delle tasse di bonifica. Così sarebbe possibile realizzare una programmazione dei tagli e dei prelievi su una scala più vasta rispetto al singolo proprietario, collocando il legname in modo più favorevole sul mercato come legna da ardere, pellet, cippato, legname da opera, un'attività che produrrebbe anche dei posti di lavoro. Il sostegno della Regione in questo tipo di impresa ne aiuterebbe la realizzazione: basterebbe una piccola parte dei risparmi sugli interventi di emergenza». L’idea, lanciata su Facebook, ha ricevuto una lunga fila di approvazioni. «La proposta è ancora rozza, ma sono convinto che parlandone si potrebbe affinare con aspetti che non ho valutato», conclude Sichi.
Elisa Valentini
©RIPRODUZIONE RISERVATA


08 Febbraio 2014
http://iltirreno.gelocal.it/pistoia/cronaca/2014/02/08/news/societa-di-forestali-e-proprietari-contro-il-dissesto-1.8629207




 

2 commenti:

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  2. Posso sapere con chi ho il piacere di dialogare? Forse non hai capito il senso di questo articolo, io invece sono pronto a risponderti con piacere. La tua mi è sembrata più una provocazione che una critica. Ma tu lo sai che mi sforzo ogni giorno per trovare una soluzione anche per te? Quanti siti battono la stessa notizia? In tutti i miei articoli c'è sempre la fonte. Concludo dicendoti che a me le notizie mi arrivano tramite posta elettronica perchè sono abbonato, quindi pubblico quelli che più ritengo interessanti anche per te. Cordiali saluti. Ti ricordo che i commenti anonimi vengono cestinati, quest'ultimi hanno sempre qualcosa da nascondere.

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