Strumento attuativo per agevolare il ricambio generazionale dell'imprenditorialità agricola
L’Ars ha votato l’istituzione della Banca della Terra di Sicilia
E’ arrivato giovedì 10 gennaio il voto più atteso dai tanti giovani
siciliani che aspirano ad aprire una nuova impresa agricola in Sicilia e
che finora hanno dovuto rinunciare per l‘impossibilità di trovare
terreni a buon mercato.
L’Ars ha infatti votato l’istituzione della Banca della Terra di Sicilia.
Cos’è e come funziona.
La Banca della Terra di Sicilia può essere considerato lo
strumento attuativo per quanto previsto dalla legge 4 agosto 1978, n.
440 (gu n. 227 del 16/08/1978) norme per l´utilizzazione delle terre
incolte, abbandonate o insufficientemente coltivate e dall’art. 4 –
quinquies (Affitto di beni agricoli di proprietà dello Stato e degli
enti pubblici) del D.L. Luglio 2009 n°78, convertito in legge il 3
agosto 2009 n°102 nel quale si legge testualmente che “al fine di
favorire il ricambio generazionale e lo sviluppo dell´imprenditorialità
agricola giovanile anche attraverso interventi di ricomposizione
fondiaria l´Agenzia del demanio, d´intesa con il Ministero delle
politiche agricole alimentari e forestali, individua i beni liberi di
proprietà dello Stato aventi destinazione agricola non utilizzabili per
altri fini istituzionali, che possono essere ceduti in affitto ai
sensi del presente articolo. L´Agenzia del demanio cede in affitto tali
i beni a giovani imprenditori agricoli [omissis…]”. “Gli enti pubblici
statali possono cedere in affitto beni aventi destinazione agricola di
cui siano proprietari con le modalità di cui al presente art., previa
autorizzazione dell´amministrazione vigilante. Anche le regioni possono
impiegare con le modalità di cui al presente articolo i beni di loro
proprietà aventi destinazione agricola”. L’articolo riportato
definisce le linee di intervento di questo nuovo importante strumento.
Si tratterà quindi di un albo in cui verranno iscritti tutti i terreni
di proprietà pubblica e/o privata incolto e/o abbandonato, nonché al
fine di favorire il ricambio generazionale nel comparto agricolo al
fine di rafforzare le opportunità occupazionali e di reddito delle aree
rurali.
Adesso il Governo Regionale ha 60 giorni per approvare su proposta dell’Assessorato Regionale all’Agricoltura
il regolamento che definisce i canoni concessori nonché le modalità e
le procedure per la concessione dei beni inseriti nella Banca della
Terra di Sicilia a favore di imprenditori agricoli e giovani, che
intendano in forma singola o associata valorizzarli attraverso progetti
di sviluppo innovativi, anche di carattere sociale.
Sul voto di ieri ha espresso enorme soddisfazione il
responsabile per le politiche agricole ed alimentari dei giovani UDC
Sicilia Carmelo Cutrufello. “Avevamo presentato una proposta
simile all’Assessore Cartabellotta ed al Presidente Ardizzone
nell’aprile dell’anno scorso, coscienti che non c’erano i tempi tecnici
per l’inserimento nella vecchia finanziaria. Ad otto mesi di distanza
possiamo cantare vittoria e festeggiare un risultato eccezionale. Dopo
il voto definitivo sulla Finanziaria monitoreremo l’iter del decreto
attuativo e premeremo per un’attuazione celere e sistematica di questo
dispositivo di legge. Vorrei ringraziare per questo risultato il Ministro Gianpiero D’Alia, il Presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone e la sua segreteria tecnica nella persona di Nico Pandolfino, l’Assessore Cartabellotta(nella foto) che
hanno investito il loro tempo e la loro attenzione su questo tema
tanto caro a noi giovani. Inoltre, occorre sottolineare il contributo di
quanti hanno collaborato nella stesura del nostro testo, ovvero Alessio Calderone, Matteo Francilia e Micheal Urso,
i quali hanno permesso di completare al meglio il lavoro e di
sottoporlo in sede istituzionale in modo evidentemente proficuo”.
19 Gennaio 2014
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