Settore forestale: proposta della Commissione Bilancio ARS sulla Finanziaria della Regione “Grave e inaccettabile”
Intervento della FLAI di Catania sulle “Disposizioni programmatiche e correttive per l'anno 2014, Legge di stabilità regionale”, della II Commissione
La
Segreteria Provinciale della FLAI, con l’assenso della Segreteria
Regionale, giudica grave e inaccettabile la proposta avanzata dalla
Commissione Bilancio sulla Finanziaria Regionale 2014, “Disposizioni
programmatiche e correttive per l'anno 2014, Legge di stabilità
regionale” nella parte relativa al settore forestale, poiché punta in
maniera palese a smantellare il sistema forestale, con grave pregiudizio
alla possibilità di difesa del patrimonio boschivo siciliano, in quanto
introduce delle misure che non contengono la spesa ma creano incertezza
e confusione nel settore.
Fermo restando il principio,
condivisibile, di unificazione tra servizio antincendio e manutenzione,
il modo in cui ciò viene effettuato ci sembra abbastanza confuso, e le
parti dell'articolo 12 che sono effettivamente irricevibili e che vanno
assolutamente cassate sono:
- i commi 6 e 7 che riguardano il blocco del turnover;
- il comma 8 che riguarda il blocco degli aumenti contrattuali;
- il comma 10 che mira a cancellare, con un atto normativo, una norma del contratto nazionale sul chilometraggio.
Questi provvedimenti rischiano di produrre danni ingenti ai lavoratori senza produrre, di contro, per la Regione, risultati sul piano economico.
Sulle questione contrattuali e sul contratto dei forestali, in particolare, la Regione Siciliana, sta, infatti, perdendo tutte le cause legali in quando si tratta di contratto di diritto privato che la Regione applica e su cui, non essendovi personale in organico della Regione, essa non ha potestà (come affermato in tutte le sentenze). Basti solo citare che a Ragusa il giudice ha riconosciuto, e condannato, l'Azienda Forestale, al pagamento del contratto 2011-2014 nonostante il blocco previsto nella finanziaria del 2011.
Questi provvedimenti rischiano di produrre danni ingenti ai lavoratori senza produrre, di contro, per la Regione, risultati sul piano economico.
Sulle questione contrattuali e sul contratto dei forestali, in particolare, la Regione Siciliana, sta, infatti, perdendo tutte le cause legali in quando si tratta di contratto di diritto privato che la Regione applica e su cui, non essendovi personale in organico della Regione, essa non ha potestà (come affermato in tutte le sentenze). Basti solo citare che a Ragusa il giudice ha riconosciuto, e condannato, l'Azienda Forestale, al pagamento del contratto 2011-2014 nonostante il blocco previsto nella finanziaria del 2011.
Il blocco del turnover, inoltre, rischia di essere
impugnato dal Commissario dello Stato che ha più volte sancito che la
finanziaria non può contenere norme omnibus che sconfinino dagli aspetti
economici; e, comunque, rischia di incidere su diritti acquisiti e
quindi è impugnabile sotto l’aspetto legale. Ma
c’è di più: il blocco del turnover sommato all’età fissata a 55 anni per
la fuoriuscita dall'attività dell' antincendio, rischia di far si che
tra 2 o, al massimo, 3 anni non ci sarà più personale sufficiente ad
espletare questa attività. Va aggiunto che corrisponde al vero che nella
Legge 16 era stata fissato il limite di 50 anni di età, ma poi tale
norma era stata superata da una direttiva comunitaria che impedisce di
inserire vincoli anagrafici in uscita dal mondo del lavoro e che,
eventualmente, l'unico criterio su cui basarsi è l’idoneità fisica
(sentenza emessa a Trapani a cui ha fatto seguito la direttiva
dell’Assessorato al Lavoro).
Se proprio si devono risparmiare 20 milioni si possono trovare altre strade come, ad esempio, non riconoscendo indennità di diversa natura che vengono erogate in maniera discrezionale, riducendo lo straordinario, oppure internalizzando il costosissimo servizio di elaborazione delle buste paghe, razionalizzando le spese delle visite mediche, e tanto altro ancora, ma soprattutto mettendo a reddito parte dei beni e servizi che il settore forestale produce.
Se proprio si devono risparmiare 20 milioni si possono trovare altre strade come, ad esempio, non riconoscendo indennità di diversa natura che vengono erogate in maniera discrezionale, riducendo lo straordinario, oppure internalizzando il costosissimo servizio di elaborazione delle buste paghe, razionalizzando le spese delle visite mediche, e tanto altro ancora, ma soprattutto mettendo a reddito parte dei beni e servizi che il settore forestale produce.
È assai grave che il Governo apra il
confronto con il sindacato per una riforma organica del settore,
chiedendo alle organizzazioni dei lavoratori di mettere in campo una
propria proposta e, al contempo, all'interno della Finanziaria inserisca
provvedimenti che smantellano il settore, senza neanche confrontarsi e,
addirittura, nascondendo sino alla fine le proprie reali intenzioni,
alla luce del fatto che, in occasione dei tanti confronti avuti, mai
aveva manifestato la volontà di adottare certe misure.
In assenza di una inversione di
marcia da parte del Governo e del Parlamento regionali, d’intesa con la
Segreteria Regionale FLAI, si annunciano, già per le prossime ore, forti
iniziative di lotta per contrastare queste misure inique e sbagliate.
Alfio Mannino
Segretario Generale FLAI CGIL CATANIA
02 Gennaio 2014
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RispondiEliminadovete far bloccare articolo 12 nn fallo votare ai politici se avete a cuore i siciliani ho gli operai forestali con le proprie famiglie nn votate dale articolo ......ai cosidetti sindacati se volete sarvarvi la faccia aggite tutti adesso poi x voi sara la fine ...xche perderete gli iscritti sempre se nn sono ciechi...g ilardi
RispondiEliminasono d'accordo con mannino e con centorbi.quando si capira'che l'antincendio non si limita al pronto intervento?(aspi è da cambiare)PREVISIONE,PREVENZIONE attiva e passiva,REPRESSIONE,RICOSTRUZIONE delle aree percorse dal fuoco,è di nostra competenza(senza limiti d'eta'),allargando le mansioni in senso qualitativo e quantitativo.il problema degli incendi,tra le cause principali del dissesto idrogeologico,è nelle politiche europee una priorita' assoluta per la salvaguardia dell'ambiente.Un ampia letteratura lo conferma.Rizza Aldo RG
RispondiEliminaOttimo Aldo ...condivido, finalmente sento parole di buon senso, per cui vale la pena essere ancora in gioco ...a presto.
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