22 dicembre 2013

IN BILANCIO SONO PREVISTI TAGLI DI 300 MLN, PRELEVATI IN PARTE DAL FONDO DESTINATO AI LAVORATORI FORESTALE


Crocetta: «Sulle partecipate task force in quindici giorni»




Lillo Miceli
Palermo. «Spero che il Bilancio venga approvato entro il 31 dicembre. Sarebbe un bel segnale e un modo per riavvicinare i cittadini alla politica». E' l'auspicio del presidente della Regione, Crocetta, che ha sottolineato: «Non dipende da me, ma penso che si possa fare la legge entro l'anno. Poi penseremo alla Province». La prudenza di Crocetta, evidentemente, è dettata dalla consapevolezza che all'Ars potrebbe emergere uno schieramento trasversale che potrebbe tentare di spingere il governo verso l'esercizio provvisorio. Nell'ambito della maggioranza, infatti, è rimasto sospeso il giudizio dell'Udc sulla manovra. Ma ciò non significa che il partito remerà contro.
«Penso che ci sia il tempo - ha aggiunto l'assessore all'Economia, Bianchi - per rispettare la scadenza di fine anno. La commissione Bilancio dovrebbe licenziare i documenti contabili non più tardi di giorno 29». Se le forze politiche non caricheranno di emendamenti il disegno di legge di stabilità, entro il 31 dicembre l'Ars potrebbe farcela. Ma anche se si andasse al voto finale tra Capodanno e l'Epifania, non ci sarebbe alcun problema per l'amministrazione. La tesoreria per tutto il periodo festivo rimarrà chiusa: quindi, non si effettueranno pagamenti, a prescindere. Però, non ricorrere all'ennesimo esercizio finanziario sarebbe un segnale positivo che si manderebbe a Roma, che tiene la Sicilia sotto costante osservazione. Il ministero dell'Economia, secondo indiscrezioni, spingerebbe il governo Crocetta verso l'approvazione nel rispetto dei tempo canonici.
Ciò consentirebbe di evitare il ricorso ad artifici per consentire il rinnovo dei contratti dei precari degli enti locali, circa ventimila dipendenti che in questi giorni sono con il fiato sospeso. Peraltro, in Bilancio sono previsti trecento milioni di tagli per consentire la copertura della spesa, come imposto dal Ragioniere generale dello Stato. Il governo ha fatto la sua parte, inserendo alcuni commi ad hoc nel disegno di legge di stabilità che lunedì dovrebbe essere approvato definitivamente dal Senato.
«Si tratta di trecento milioni di tagli veri», ha ribadito l'assessore Bianchi. Prelevati in parte dal fondo destinato ai lavoratori della forestale; in parte da quello per il trasporto su gomma, pubblico e privato; in parte dal fondo per le autonomie locali, ma in cambio i Comuni avranno una partecipazione dell'8,47% sul gettito Irpef; cento milioni di minori spese dovrebbero essere generati dall'applicazione dei costi standard nella sanità. Ai lavoratori della forestale sono destinati 180 milioni di euro, finanziamento che sarà integrato dai fondi europei per gli interventi nelle aree a rischio idro-geologico. In questo modo, sarebbe garantito un cospicuo monte di giornate lavorative.
Sul fronte del contenimento e della razionalizzazione della spesa, il governo regionale ha previsto di mantenere in vita solo le società partecipate ritenute strategiche: le altre saranno messe in liquidazione creando uno specifico ufficio presso l'assessorato all'Economia. Un settore che la Sezione di controllo della Corte dei conti ha messo sotto osservazione. Dopo l'adunanza pubblica dei giorni scorsi, si attende il verdetto dei giudici contabili. Come in tutti gli altri settori della pubblica amministrazione, anche in quello delle partecipate è stato gonfiato di un numero eccessivo di dipendenti.
«Nella fusione delle partecipate - ha affermato Crocetta - saranno trasferiti coloro che hanno i titoli per esserlo. Mi rendo conto che questo creerà qualche fibrillazione, ma non possiamo fare diventare legale ciò che è illegale. Qui prima molti si voltavano dall'altra parte; ora il sistema è cambiato. Ora le carte vengono portate in Procura, alla polizia e ai carabinieri. Stiamo istituendo una task force sulle partecipate perché vogliamo dati chiari per prendere le giuste decisioni. Entro quindici giorni sarà pronta».

21 Dicembre 2013



All'Assessore Bianchi, al Governo, ai Deputati, ai Sindacati e ai Lavoratori: L'unica garanzia è la legge, il tempo delle belle parole, delle chiacchiere o delle FALSE PROMESSE è finito.

Ci sono dei lavori in corso in diversi comuni del Palermitano affinchè anche i lavoratori siano ascoltati (subito dopo le feste) dal Presidente Crocetta, non ci interessa incontare Assessori, Deputati, Portavoce, Segretari, Capigabinetto ecc. Vogliamo parlare esclusivamente con il Governatore. Punto. 
L'idea è la formazione di un comitato, possono far parte tutti coloro che vogliono difendere la propria dignità umana del lavoro; "Senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali" (Art.3 Costituzione della Repubblica Italiana).

Non accetteremo mai:

Il blocco del tourn-over;
La fuoriuscita dal servizio antincendio a 50 anni;
Il taglio dell'indennità chilometrica;
La graduatoria unica; 
Vari ed eventuali.

Che sia ben chiaro, noi da questa bozza non arretriamo di un passo, su questi punti non si può e non si deve trattare. Nessuno può promettere niente, ma più siamo e meglio è, più siamo e meglio stiamo. Fidatevi!
Le Europee si avvicinano e gli incontri elettorali per fini personali sono già iniziati, adesso non bisogna cadere nella trappola, per noi ad oggi non c'è nessun miglioramento lavorativo, anzi. 
Prima la legge e poi tutto il resto...


 


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