La protesta
Forestali sul piede di guerra
Lo Bello: "Non licenziamo"
I 183 dipendenti dell'assessorato al Territorio e ambiente che gestiscono il servizio antincendio di Palermo e provincia hanno protestato oggi in assessorato. "Ci vogliono licenziare". Ma l'assessore Lo Bello smentisce. (foto d'archivio)
PALERMO - Con una nota del 28 novembre scorso l'assessore al Territorio e ambiente, Mariella Lo Bello, ha dato disposizione di sospendere il servizio antincendio di Palermo e provincia. Una decisione che ha messo sul piede di guerra i 183 dipendenti dell'assessorato che da due mesi aspettano il via libera per poter portare a termine le 151 giornate di lavoro annuali che gli spettano.
Oggi, poi, l'allarme dei lavoratori che hanno protestato in assessorato: "Con quella nota – ha detto Salvatore Lacorte – , di fatto, da mercoledì noi siamo licenziati". Un provvedimento che, tra l'altro, sarebbe in contrasto con il parere dell'Ispettorato provinciale foreste, secondo il quale le unità lavorative in questione sarebbero "regolarmente inserite in progettualità già avviate, sulla scorta di uno stanziamento da 4 milioni di euro per il 2013".
Ma, in seguito alle proteste, l'assessore Lo Bello ha fatto sapere che nessuno ha parlato di licenziamento. "Con quel documento – ha spiegato l'assessore a Livesicilia – dico solo che si sospendono le attività antincendio, ma questi lavoratori possono essere utilizzati in convenzione con altre strutture come scuole, comuni, siti archeologici. Il servizio antincendio, però – ha continuato la Lo Bello – va sospeso: sarebbe quantomeno curioso se si tenesse in piedi, visto che il pericolo incendi, con la pioggia, non c'è più".
Poi l'accusa: "Se non avessi fatto quella nota, gli ispettorati avrebbero acconsentito a tenere in piedi un servizio inutile". Ma l'assessore precisa che per i lavoratori non c'è alcun rischio. Nessuna difficoltà nell'assegnarli a rami e funzioni diverse. Una soluzione che soddisferebbe anche i centocinquantunisti del Territorio e ambiente, che oggi hanno rivendicato la loro competenza nell'affrontare anche frane, smottamenti e, più in generale, tutti quei pericoli derivanti dalle piogge abbondanti. "Senza di noi il territorio è a rischio", hanno detto oggi i lavoratori che, nell'ipotesi in cui il licenziamento diventasse effettivo, minacciano azioni legali. Domani, intanto, l'assessore al Territorio ha acconsentito ad incontrarli a Palazzo dei Normanni dove, ad un giorno dalla possibile scadenza dell'attività, si avvierà un confronto.
02 Dicembre 2013
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