Randazzo. Una squadra di operai forestali al lavoro nell'area verde attorno alle mura di cinta
Si ripulisce l'ingresso cittadino
L'area bonificata
Foto lasicilia.it
Foto lasicilia.it
Presto l'area verde attorno le mura di cinta che costeggiano l'ingresso della medievale cittadina dalla strada statale 116, torneranno a essere pulite e liberate da rovi e sterpaglie che attualmente imperversano.
Da alcuni giorni, infatti, una folta e preparata squadra di operai dell'Azienda foreste demaniali è impegnata nell'azione di risanamento dell'area che è fra l'altro uno dei biglietti da visita della città per il turista che arriva nel centro etneo.
Tutto questo grazie alla sinergia fra il Comune di Randazzo e l'Azienda Forestale che, rispettivamente, il sindaco Michele Mangione ed il dirigente dell'Azienda Ettore Foti hanno voluto rendere efficace per un proficuo utilizzo delle forze lavoro della Forestale anche a beneficio dei beni ambientali del Comune.
«Proprio così - ci dice il sindaco di Randazzo, Michele Mangione - con il dirigente Foti abbiamo subito raggiunto l'intesa, ed oggi inizia il primo intervento di un programma che potrebbe anche essere più ampio. Ci sono delle aree, per esempio che potrebbero essere interamente gestite dall'Azienda forestale. L'esperienza dei lavoratori, infatti, sarebbe utile per la manutenzione e valorizzazione di alcuni siti comunali».
E gli operai forestali, infatti, non si limiteranno a ripulire la scarpata sovrastata dal monastero di San Giorgio, ma anche la stradella rurale oltre l'antica porta Pugliese delle mura di cinta.
«L'impiego degli operai forestali in queste attività - ci dice il direttore Foti - è prezioso per la collettività».
«Oltre alla salvaguardia della aree boscate - aggiunge Foti - nella lotta contro gli incendi e il mantenimento dei boschi, i nostri interventi a favore della salvaguardia del verde pubblico dei Comuni è utilissima. Mettiamo a disposizione degli enti locali e quindi delle persone le nostre professionalità con l'obiettivo di valorizzare aree di interesse ambientale e storico».
Gaetano Guidotto
17 Novembre 2013
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