Sono Sortino, Palazzolo, Buccheri, Buscemi, Cassaro, Ferla e Canicattini
Foto lasicilia.it
Sortino. Si chiamerà "Golden Ring" quel giro turistico che toccherà i sette Comuni della zona iblea siracusana: Sortino, Palazzolo, Buccheri, Buscemi, Cassaro, Ferla e Canicattini.
Con i finanziamenti di quasi quattro milioni di euro (fondi europei) che sono stati deliberati per la infrastrutturazione della Riserva naturale Valle dell'Anapo-Pantalica, la "Montagna" iblea non vuole essere più la "cicatrice" della provincia di Siracusa e vuole una sua economia sfruttando quel potenziale di beni architettonici e paesaggistici che costituiscono un patrimonio fino poco conosciuto dal grande business turistico. Per diversi anni la zona montana ha marciato con un ritmo molto lento rispetto alla zona costiera.
Il degrado di alcuni luoghi, l'abbandono dei giovani che lasciano questi paesi montani per cercare fortuna e lavoro altrove, è stato quindi fisiologico. E così, mentre per altre zone del nord Italia la montagna è sinonimo di sviluppo, di economia, di lavoro, quella iblea, fino ad ora, è stata tutto al contrario, in quanto ha creato disoccupazione, sottosviluppo e povertà. E questo perché non si è capito, o meglio, non si è voluto capire, il modo con cui si possono sfruttare luoghi unici al mondo.
Di certo la montagna iblea non potrà essere centro Cadore, ma la particolarità dei monumenti barocchi, per la cui costruzione venne utilizzata la tenera pietra locale di colore tra il dorato (da qui gloden ring) e il rosato, possono costituire la base per un rilancio socio-economico, anche in termini turistici, non avendo uguali. Durante gli anni passati nella zona iblea siracusana ci si è occupati di realizzare dei boschi, sicuramente positivi e che attraverso la forestale danno lavoro (precario) a tanti braccianti, ma si è rimasti indietro in tema di sviluppo socio-economico che invece deve arrivare, come si sta facendo ora, attraverso la valorizzazione della storia, della cultura e della natura, presenti in questo suggestivo territorio ibleo.
Per tanti anni la montagna iblea è stata di serie B. Ma è proprio il fatto di essere rimasti indietro per molto tempo, che, paradossalmente, con questi finanziamenti, se ben impiegati, e ci sono tutti i presupposti per farlo, sarà possibile far fare ai sette Comuni iblei un bel passo in avanti. Fermo restando, che lo sviluppo agro-forestale, dovrà rimanere perché hanno dato e possono dare delle risorse all'economica locale, il progetto che il Gal Val d'Anapo, insieme alla forestale e ai Comuni montani verrà realizzato verte sulla valorizzazione, attraverso il turismo, dei centri storici e del loro patrimonio artistico e architettonico, dell'artigianato, dei prodotti tipici e dell'ambiente incontaminato.
E al centro del progetto ci sono i giovani, alla cui stabilità residenziale è legato il futuro della sopravvivenza, e dello sviluppo di tutta questa zona iblea siracusana.
Paolo Mangiafico
07 Novembre 2013
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