Antonio Malafarina, portavoce del Megafono, ha presentato un disegno di legge all'Ars
«Sanatoria edilizia per dare risposte a 240mila famiglie»
Tony Zermo
Può essere l'uovo di Colombo il disegno di legge presentato dal Megafono. Primo firmatario è il coordinatore del movimento, Antonio Malafarina (nella foto), ex vicequestore di Gela negli anni più bollenti, uomo delle Istituzioni e anche uomo pratico. «Quella presentata è una legge quadro - spiega - che non tratta solo della sanatoria edilizia che dal 1985 - l'ultima sanatoria è del 2003 - tiene in sospeso 250 mila famiglie, circa un quarto della popolazione, e che già da sola sarebbe un toccasana per queste famiglie, per i Comuni e soprattutto per l'edilizia. La legge contiene anche una norma per l'impiego dei forestali nella manutenzione dei corsi d'acqua che i Comuni non sono in grado di fare».
Andiamo ai dettagli della legge-quadro.
«Il primo obiettivo è la semplificazione delle procedure amministrative e prescrive che i responsabili delle pratiche non sia solo il funzionario regionale, ma anche il suo capufficio. E a garanzia della speditezza e correttezza delle pratiche sia costituito un apposito ufficio della Regione. Se ci fosse stato non avremmo avuto lo scandalo dei corsi di Formazione professionale perché il sistema truffaldino sarebbe stato scoperto senza aspettare che arrivasse Crocetta. Gli uffici ispettivi sono in tutti gli enti, ma alla Regione siciliana ce ne sono soltanto due, e i funzionari di questi uffici hanno le scrivanie accanto a quelle dei dipendenti che dovrebbero ispezionare. L'ufficio di controllo della Regione dovrebbe essere costituito da personale esterno, magistrati in pensione, oppure ufficiali dei vari Corpi dello Stato».
Viene ribadita la norma del silenzio assenso?
«Certo: 60 o 90 giorni, a seconda delle pratiche».
E per quanto riguarda la sanatoria edilizia per la quale furono assunti centinaia di co. co. co?
«Ci furono anche episodi di corruzione all'attenzione della magistratura. Se non ricordo male a Catania bruciarono un ufficio dove c'erano queste pratiche. Noi dobbiamo semplificare la vita alla gente e dare certezza del diritto. La legge presentata prevede che le piccole infrazioni possono essere sanate. Il richiedente si rivolge a un tecnico per certificare che quell'abuso può essere sanato se nel frattempo non sono intervenuti altri abusi e sono stati pagati gli oneri comunali. Il Comune procederà a controlli a campione per accertare se ci sono state violazioni di legge. Il personale invece di spulciare le carte, ma in giro a fare le verifiche. Questo è uno strumento per rientrare nella legalità e per fare respirare l'edilizia».
Il Megafono ha molti nemici: questo potrebbe affossare la legge.
«In politica si polemizza, sulle cose ci si ragiona».
15 Ottobre 2013
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