Allarme a Pietraperzia
Rifiuti inquinanti al Vallone Calò
Scempio nel vallone, foto lasicilia.it
Pietraperzia. Devastazione ecologica al "vallone di Calò". Un crostone separa la zona archeologica delle Rocche con la zone del vallone di Calò, che è ricettacolo di quanto di degrado si possa pensare. Un'azione in passato fu intrapresa da "Sicilia Antica" del presidente Sebastiano Salerno, che segnalò il problema all'ARPA (Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente) che data la gravità dei fatti passò tutto alla prefettura di Enna, che aprì un'indagine. "Il Vallone di Calò - dichiara il presidente dell'Archeoclub Andrea Rapisardi - ebbe i primi insediamenti dell'antica Caulonia. E' un corso d'acqua a regime permanete ed essendo acqua di sorgente è di qualità eccellente. L'acqua purtroppo si trova ad essere inquinata".
Il vallone di Calò è diventato una delle discariche abusive più pericolose del territorio. Anche dai paese vicino vengono a portare rifiuti nel vallone, specie gli elettrodomestici dismessi. Vi si trovano rifiuti edili, e materiale inquinante di pericolosità: vi è amianto, eternit ed altre diavolerie del genere. Inoltre la strada che attraversa il vallone spesso è interrotta per fanghiglie piovane. Gli operai forestali spesso perdono le giornate perché non possono andare al lavoro.
Sono state combattute parecchie battaglie per la bonifica e sono finite miseramente. Sta combattendo per la bonifica l'assessore Totò Di Calogero.
Giuseppe Carà
23 Settembre 2013
Non solo valloni.
Ci sono strade piene di sterpaglie che non vengono rimosse, torrenti da sistemare e pulire ecc. Dovevano essere i forestali rimuoverli, abbiamo visto all'opera diverse squadre dell'azienda impegnati in lavori di decespugliamento, ma sono pochi gli interventi effettuati fin quì, c'è invece bisogno di altra manodopera (azienda e antincendio), altro che licenziamenti, altro che sospensioni. Il lavoro adesso è aumentato e nessuno può dirci che non c'è niente da fare o che le condizioni meteo non sono a rischio antincendio ecc. ecc.
Ci sono strade piene di sterpaglie che non vengono rimosse, torrenti da sistemare e pulire ecc. Dovevano essere i forestali rimuoverli, abbiamo visto all'opera diverse squadre dell'azienda impegnati in lavori di decespugliamento, ma sono pochi gli interventi effettuati fin quì, c'è invece bisogno di altra manodopera (azienda e antincendio), altro che licenziamenti, altro che sospensioni. Il lavoro adesso è aumentato e nessuno può dirci che non c'è niente da fare o che le condizioni meteo non sono a rischio antincendio ecc. ecc.
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