“Alla politica piace sempre rimpastare, c’è sempre qualcuno a cui le cose non vanno bene. Io penso che i partiti più piccoli abbiano più diritto degli altri perchè non hanno assessori e paradossalmente sono quelli che hanno fatto meno problemi”.
Così il governatore della Regione Siciliana, Rosario Crocetta, incontrando i giornalisti a Palazzo d’Orleans, a Palermo, in merito all’ipotesi di rimpasto della giunta regionale avanzata dai partiti della maggioranza.
Ho dato la mia disponibilità al Partito democratico – ha continuato Crocetta – ma specificando che devono essere loro a decidere quali dei loro buttare giù dalla torre e per quali ragioni. Anche perche’ la prossima settimana voglio che la giunta presenti il bilancio. Non ho mai posto veti alla presenza di deputati in giunta purche’ si dimettessero da deputati perche’ l’attivita’ parlamentare richiede tempo e impegno, che sarebbero stati tolti ai lavori dell’esecutivo. La verita’ e’ che quando si parla di esigenze dei partiti – ha concluso il governatore – siamo tutti d’accordo, quando si tratta di fare un passo indietro sorgono i problemi”.
“Assisto a questo dibattito sul rimpasto, apprendo qualche volta che vorrei cambiare qualche assessore, che non ho assolutamente intenzione di cambiare”.
ARRIVANO 20MILA POSTI DI LAVORO“. “Stiamo elaborando una legge di sviluppo che sara’ una delle piu’ innovative a livello europeo. Lavoriamo alla riforma del precariato e della formazione. Con l’assessorato all’Ambiente abbiamo sbloccato, grazie alle tanto criticate rotazioni, circa 2500 pratiche delle 3500 inesitate. Questi non sono annunci, e’ chiaro che le politiche per lo sviluppo hanno bisogno di tempo. Gia’ il prossimo anno ne vedremo i frutti”. Poi Crocetta annuncia la novità: “Abbiamo avviato il Patto dei Sindaci per le energie rinnovabili aperto a tutti i comuni siciliani. questo progetto consentira’oltre 5 miliardi di investimento e un’occupazione stabile per piu’ di 20 mila persone. Inoltre stiamo facendo il punto sulla programmazione europea e vi dico che arriveremo a spendere 850 milioni di euro dei fondi europei, circa il 90% di quelli disponibili, contro il 10% del passato”.
LE CITTA’ METROPOLITANE. “Oggi invieremo all’Ars il disegno di legge sull’abolizione delle provincie, quello sui consorzi dei comuni e quello sulle citta’ metropolitane. Non aboliamo i comuni ma li associamo trasformandoli in municipi metropolitani. Continueranno ad esistere sindaci e consigli”. Lo ha detto il governatore della Regione Siciliana, Rosario Crocetta, in merito alle riforme sugli enti locali.
CASO BIRGI. “Sarebbe stato un danno non solo per Birgi ma per tutta la Sicilia se le quote dell’aeroporto fossero finite in mano ai privati. Le abbiamo acquistate per 1,2 milioni di euro, una cifra conveniente se si pensa che gli analisti stimavano il loro prezzo intorno ai 10 milioni”. Lo ha detto il governatore della Regione Siciliana, Rosario Crocetta, incontrando i giornalisti a Palazzo d’Orleans, a Palermo, in merito all’acquisto delle quote dell’aeroporto di Birgi, appartenenti alla Provincia di Trapani. L’acquisto e’ stato deciso ieri dalla giunta regionale. “Vedremo poi – ha continuato Crocetta – se mettere in vendita queste quote o gestirle noi mantenendo la nostra quota azionaria”.
“I NOSTRI RISULTATI A ROMA”. Entro settembre il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta e l’assessore all’economia Luca Bianchi, incontreranno a Roma il ministro dell’economia, Fabrizio Saccomanni. Lo ha riferito lo stesso Bianchi nel corso della conferenza stampa a Palazzo d’Orleans.“Porteremo a Roma i risultati raggiunti gia’ questo anno – ha spiegato – e possiamo portare all’attenzione del ministro le riforme strutturali che sono sul tavolo e che sta seguendo la collega Valenti: sui precari, sulla riforma dei forestali e la riforma del tpl. Il nostro progetto – ha concluso Bianchi – e’ un insieme di riforme che consentano di liberare risorse”.

14 Settembre 2013


Si spera  che l'ipotetica riforma dei forestali sia a vantaggio dei lavoratori e soprattutto che non sia strumento per campagna elettorale.