Giglio, il nostro corpo è composto da 20 uomini e 2 ufficiali per controllare circa 3mila chilometri quadrati di territorio
Il comandante Giglio
foto lasicilia.it
Venti uomini e due ufficiali per la tutela di centinaia di chilometri di strade e oltre 3mila chilometri di superficie. E' questa la situazione della Polizia provinciale di Agrigento, che attualmente, con un organico minimo, deve garantire una serie di servizi, dalla tutela della pubblica incolumità alla gestione della viabilità, dall'attività di polizia giudiziaria alla tutela ambientale. Proprio questo ultimo settore è quello in cui il Corpo sta investendo maggiormente, in termini di uomini e mezzi.
Dal 2007, anno della sua istituzione, sono stati infatti sequestrato centinaia di metri quadrati di discariche abusive e segnalate 40 persone per reati di tipo ambientale. Così come sono state colpite imprese che non rispettavano le norme in materia di smaltimento di rifiuti pericolosi o speciali. La gestione del personale, ci spiegano dal Corpo, data l'esiguità della "forza lavoro", è comunque collegata strettamente alle necessità contingenti. Ci sono infatti periodi in cui gli agenti sono tutti dedicati alla viabilità, cosa che avviene ad esempio in caso di manifestazioni sportive oppure, durante i mesi estivi, nei pressi delle località turistiche e balneari. Un esempio, oltre al lavoro svolto a Drasy e Puntabianca, per scoraggiare il fenomeno di coloro che parcheggiano le auto sulla spiaggia (competenza primaria, comunque, della Capitaneria di Porto), è l'attività di controllo svolta lungo la Panoramica dei Templi nei giorni immediatamente precedenti il ferragosto.
Una risorsa sul fronte del controllo del territorio che ad oggi è tuttavia per alcuni versi poco utilizzata (potrebbe, ad esempio, avviarsi un confronto con la Polizia municipale, magari coordinato dalla Questura o dalla Prefettura per il pattugliamento delle località balneari di Agrigento, per non parlare dei controlli ambientali) e che attualmente rischia anche di sparire con l'annunciato progetto di riforma delle Province. Il passaggio ai liberi consorzi di Comuni, infatti, rende di fatto inutile la presenza di un corpo di polizia. La proposta attualmente sul tavolo pare sia quella di trasferire uomini e risorse nel Corpo forestale. Un modo per non perdere il bagaglio di conoscenze già acquisito soprattutto in termini di controllo del territorio e, soprattutto, per garantire la serenità a questi lavoratori. Si tratta, ovviamente, solo di una proposta, che tuttavia pare abbia già trovato pareri positivi a livello di Governo nazionale e dei sindacati e che per diventare "realtà" dovrà però essere inserita nel disegno di legge di riforma che dovrebbe arrivare a settembre.
G. Sch.
20 Agosto 2013
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