I forestali reclamano gli stipendi di giugno e luglio
«Una situazione insostenibile, andremo dal prefetto»
Attendono con pazienza e continuano a svolgere i loro compiti ogni giorno, ma da qualche settimana tra i lavoratori forestali del distretto di Vizzini si fanno sempre più evidenti le preoccupazioni e i malumori. Sono un centinaio, infatti, gli operai addetti al settore antincendio che reclamano gli stipendi arretrati di giugno e luglio, non ancora accreditati dalla Regione.
«VIGLIAMO GLI STIPENDI» I lavoratori forestali reclamano il pagamento delle mensilità di giugno e luglio, non ancora accreditate dalla Regione.
Una situazione che, a quanto pare, riguarda soltanto le province di Catania e Messina. Nessuna certezza, al momento, sullo sblocco dei pagamenti, per i quali sarà comunque
FUTURO SEMPRE INCERTO
A rischio le giornate lavorative
R.I.) A partire da settembre l'attività lavorativa degli operai forestali è a rischio. La mancanza di fondi necessari per garantire gli stipendi mette in dubbio il completamento delle giornate lavorative previste dalla legge 14 del 2006. Quasi impossibile, dunque, che con queste premesse possa essere rispettato l'accordo del 2009 tra governo regionale e sindacati per il prolungamento dell'attività delle tute arancioni. Una situazione delicata che lascia presupporre un autunno "caldo" fatto di mobilitazioni e proteste.
«Purtroppo non è la prima volta che accade una cosa del genere, ma adesso la situazione inizia a diventare davvero insostenibile - denunciano in coro le tute arancioni vizzinesi - perché privare cento famiglie, in tempi di crisi, di uno stipendio che spesso è l'unica fonte di reddito, significa mettere in ginocchio una parte consistente della città. Abbiamo intenzione di continuare il nostro lavoro e non far mancare il nostro apporto in un periodo delicato per l'emergenza incendi, ma nessuno può approfittare del nostro senso di responsabilità».
Non solo gli stipendi, tuttavia, tra le recriminazioni, perché i lavoratori lamentano anche problemi riguardanti la fornitura di «attrezzature e mezzi non sufficienti a svolgere adeguatamente le situazioni che dobbiamo affrontare».
Decisi a far sentire la propria voce, i forestali di Vizzini annunciano l'intenzione di creare una rappresentanza autonoma, slegata dai sindacati e composta da operai. «Costituiremo un comitato dei lavoratori - spiegano - per rivendicare e tutelare, senza intermediari, quei diritti che fino a ora nessuno è mai riuscito a tradurre in fatti. Il primo obiettivo sarà quello di chiedere un incontro al nuovo Prefetto di Catania, per sensibilizzare le istituzioni sulla nostra situazione. Poi valuteremo se è il caso di passare ad azioni più eclatanti».
11 Agosto 2013
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