03 luglio 2013

SI.F.U.S: IN PARLAMENTO INTERROGAZIONE SEL SUI “BRACCIANTI FANTASMA” SOLLECITARE INPS PER AVVIARE CONTROLLI


SI.F.U.S: IN PARLAMENTO INTERROGAZIONE SEL SUI “BRACCIANTI FANTASMA” SOLLECITARE INPS PER AVVIARE CONTROLLI


Un’interrogazione a risposta scritta in commissione a forma Sel per sollcitare l’Inps ad avviare controlli presso le aziende agricole fasulle per mettere fine al fenomeno dei cosidetti “braccianti fantasma”.
Qui di seguito AGRICOLAE riporta il testo integrale
Per sapere – premesso che:
il sindacato MBF/SIFUS rappresenta il movimento dei braccianti e dei forestali sul territorio nazionale, e in particolar modo in Sicilia;
il segretario generale del MBF/SIFUS, Maurizio Grosso, ha posto all’attenzione dell’INPS di Catania, la problematica relativa al blocco, da parte dell’INPS, dell’erogazione della indennità di disoccupazione per i braccianti agricoli;
i braccianti agricoli a cui sono state bloccate le erogazioni delle indennità di disoccupazione sono circa 1.000 e, la maggior parte di essi ricadono nei comuni di Adrano, Paternò e Biancavilla (Catania);
risulta all’interrogante che la motivazione adottata dall’INPS è che le aziende presso cui i braccianti agricoli hanno prestato lavoro sarebbero irregolari;
il sindacato MBF/SIFUS ha inviato una nota all’INPS in cui chiede che venga aperto immediatamente un tavolo di concertazione tra le parti al fine di giungere, nel più breve tempo possibile, alla soluzione della vicenda;
i controlli effettuati dagli ispettori dell’INPS stanno producendo, di fatto, un enorme ridimensionamento del fenomeno cosiddetto delle «aziende fasulle produttrici di braccianti agricoli fantasma»;
la funzione degli ispettori dell’INPS, in verità non sta tutelando e garantendo il lavoro subordinato che si è creato tra le aziende irregolari e il bracciante, che in esse e per conto di esse, ha lavorato in una o più fasi della produzione agricola, bensì sta danneggiando quei lavoratori che hanno prestato regolarmente il proprio lavoro e che nulla potevano sapere del fatto che l’azienda fosse o meno in regola con le disposizioni di legge vigenti;
le modalità con cui l’INPS avvia le procedure di controllo aziendali, a parere dell’interrogante, sono alquanto discutibili, nel momento in cui i controlli ispettivi vengono effettuati parecchi mesi dopo che il rapporto di lavoro tra datore e bracciante agricolo si è consumato;
la documentazione a supporto che l’INPS utilizza quale causale giustificativa del blocco nel pagamento delle indennità di disoccupazione, riguarda essenzialmente atti che le aziende forniscono su richiesta degli ispettori dell’ente;
risulta paradossale che gli ispettori dell’INPS chiedano alle aziende la documentazione attestante il rapporto di lavoro subordinato, quando alcune di esse sono la vera causa della distorsione delle regole del diritto dei braccianti a ricevere l’indennità di disoccupazione, che costituisce in questo preciso periodo dell’anno un’integrazione sostanziale al reddito famigliare;
la suddescritta metodologia di ricostruzione del rapporto di lavoro, non solo è paradossale, ma anche surreale perché le aziende spregiudicate possono produrre un falso documentale che difficilmente può essere controvertito dagli ispettori visto che non sono ispettori dell’Agenzia delle entrate;
l’incongruenza dei fatturati di alcune aziende fasulle, rispetto al numero degli assunti, non può essere l’elemento cardine su cui si basa il blocco del pagamento delle indennità di disoccupazione: vi è la necessità di fare i controlli nel mentre il rapporto di lavoro si sta consumando e non ex post;
i braccianti agricoli non vengono, il più delle volte, ritenuti fonti attendibili dagli ispettori dell’INPS perché visti come compartecipi della distorsione giuridica di un diritto quale è l’indennità di disoccupazione in agricoltura –:
quali interventi urgenti i Ministri interrogati intendano adottare per dirimere la vicenda suddescritta;
se non si ritenga opportuno sollecitare l’INPS nell’avviare i controlli ex ante per ridimensionare e, successivamente, azzerare il fenomeno conosciuto come «aziende fasulle produttrici di braccianti agricoli fantasma»;
se non si ritenga urgente porre in essere le iniziative necessarie per accelerare la costituzione del tavolo tecnico di concertazione tra l’INPS, Ministero del lavoro e delle politiche sociali e il sindacato MBF/SIFUS, rispetto alla definizione delle modalità di liquidazione delle indennità di disoccupazione in agricoltura.
http://www.agricolae.eu/interrogazione-sel-sui-braccianti-fantasma/

02 Luglio 2013


Sarebbe stata cosa gradita sollecitare anche la problematica dei lavoratori forestali, che in campagna elettorale si sono messi in mostra con il Sifus per cercare voti, come il Segretario Nazionale di Sel Nichi Vendola, L'On. Giovanni Burtone (PD), l' On. Basilio Catanoso (PDL) ecc. Visto che non costa niente si potrebbe chiedere, qualora fosse possibile, di concordare con L’Inps e Ministero del lavoro, il trasferimento alla Regione Sicilia delle risorse economiche dell' indennità di disoccupazione, potendo incardinare così i lavoratori forestali in compiti di protezione civile, vigilanza ambientale, bonifica idraulico-fluviale, dissesto idrogeologico, lavori di pubblica utilità presso tutti gli enti locali, cura e manutenzione dei siti archeologici, ecc. 
Un'altra cosa che stà a cuore è la risoluzione approvata dalle Commissioni XI e XIII della Camera dei Deputati, promossa da Deputati isolani, in favore della stabilizzazione dei Lavoratori Agro-Forestali Siciliani, quindi impegnarsi per ripristinare quei provvedimenti visibili in questi link:
http://documenti.camera.it/_dati/leg14/lavori/bollet/200503/0309/HTML/1113/frame.htm
http://documenti.camera.it/_dati/leg14/lavori/stenografici/sed592/bi00r.htm 

"Più siamo a sollecitare meglio è". 





Forza On. Vendola, alcune iniziative per come si evidenziano dal video si possono intraprendere anche come opposizione, ripristinare quei documenti alla Camera dei Deputati o aprire una discussione su come sconfiggere il precariato anche nella Forestale (e non solo per gli lsu) è anche un Vostro dovere e una Vostra promessa! Quest'ultimi riguarda tutti.









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