03 luglio 2013

DOCUMENTO DELL'ESECUTIVOD DELLA FAI CISL, IN RISPOSTA ALLA BOZZA DI DECRETO DELL'ART. 25 DELLA LEGGE FINANZIARIA 2013



Documento dell'Esecutivo regionale della FAI CISL, in risposta alla bozza di Decreto Attuativo dell'art.25 della Legge Finanziaria 2013 su Forestali, Esa, ARAS e Consorzi di Bonifica.



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Aderente a: EFFAT, ETF e UITA
La Federazione è stata costituita con la fusione del sindacato agricolo Fisba e dell’industria alimentare e tabacco Fat
Federazione REGIONALE SICILIA
Palermo 02.07.2013
Prot. n° 65
All’ Assessorato Regionale Alle
Risorse Agricole ed Alimentari
Al Dirigente GeneraleDell’A.F.D.R.S
Ing. P. Lo Monaco
E p. c. Al Presidente Della Regione
On. R. Crocetta
All’Assessore Regionale
Alle Risorse Agricole ed Alimentari
Dott. D. Cartabellotta
All’Assessore Regionale
Al Territorio ed Ambiente
D.ssa M. Lo Bello



L’Esecutivo Regionale della FAI CISL Sicilia, riunitosi a Messina l’1.07.2013, ha esaminato e discusso il Documento consegnato alle OO.SS. FAI-FLAI-UILA nella riunione del 28 giugno 2013 tenutosi presso l’Assessorato delle Risorse Agricole e Alimentari, recante: “Disposizioni Attuative legge Regionale 15 Maggio 2013, n. 9 (Finanziaria 2013), articolo 25, comma 3”.
L’Esecutivo, pur valutando positivamente le intenzioni riscontrate nel Documento con delle importanti novità, anche se parziali, che vanno nel senso giusto da noi più volte richiesto (Assistenza completa del Territorio utilizzando il patrimonio delle risorse umane già disponibili: Forestali, E.S.A., Consorzi di Bonifica, A.R.A.S.) dichiara forte preoccupazione per due ordini di motivi:
1) Il metodo che perpetua questa Amministrazione Regionale la quale pone alle Rappresentanze dei Lavoratori soluzioni e proposte “unilaterali” non concordate o codecise che eviterebbero sicuramente incongruenze che, inevitabilmente portano allo scontro;
2) L’impostazione strategica data a tale documento che contraddice sia gli impegni presi di recente anche dalla “nuova politica”, sia gli obbiettivi sempre validi posti dagli accordi precedenti (come quello del 2009 sulla Forestazione).
Infatti, con ampie rassicurazioni gli Assessori Cartabellotta e Lo Bello, nei vari incontri, e lo stesso Presidente Crocetta (nell’unico incontro avuto con FAI-FLAI e UILA Regionali il 22 Aprile u.s.), ribadivano che gli ulteriori contributi dei diversi Enti (Comuni, Consorzio autostrade Siciliane, Assessorato ai Beni Culturali, Sovraintendenza, Protezione Civile) sarebbero stati utilizzati per traguardare gli obbiettivi di cui sopra e quindi di conseguenza i risultati occupazionali già raggiunti dalla forza lavoro negli anni precedenti (2009-2012).
Tutta la cittadinanza Siciliana ha ancora fresco, purtroppo, il ricordo dei tanti, troppi eventi calamitosi (frane, alluvioni, ecc.) che hanno ultimamente colpito il territorio Regionale. Recenti studi sulle condizioni del territorio siciliano indicano che l’83% dei Comuni, quindi oltre 300 nell’isola, sono a rischio idrogeologico. Una giusta e programmata attività di prevenzione condurrebbe oltre che al risparmio delle tante vite umane
a rischio, ad un forte risparmio anche in termini finanziari.
E’ stato calcolato che a fronte di 100 milioni di € spesi per sanare i danni provocati da calamità ne basterebbero meno di 10 per prevenire le
stesse. Oltre a ciò si aggiunga che il tanto declamato, dagli Assessori, metodo Dirillo (dal nome del torrente straripato in provincia di Ragusa nell’autunno 2011) ha fatto registrare risparmi inimmaginabili per le casse
regionali (80mila € contro 2,3milioni) per il semplice fatto di avere eseguito in amministrazione diretta, con i palisti dell’E.S.A. ed i tecnici dei Consorzi anziché col metodo delle gare di appalto ai privati.
La FAI Sicilia stigmatizza il non mantenimento di quanto più volte ed in varie sedi (anche pubbliche e mediatiche) ed occasioni esponenti del Governo Regionale hanno dichiarato e cioè che l’applicazione dell’art. 25 doveva essere lo strumento per determinare l’aumento delle giornate lavorative all’interno del comparto forestale, Esa, Aras e dei Consorzi di bonifica. Invece il Decreto Attuativo, almeno nella bozza consegnata alle OOSS, crea una netta separazione tra gli annunci del Governo Crocetta e una vera politica di investimenti produttivi a salvaguardia del territorio nel rispetto delle giuste rivendicazioni occupazionali.
Esprimiamo quindi come Esecutivo FAI-CISL Sicilia un giudizio fortemente negativo sulla impostazione data che tende a penalizzare ulteriormente la gestione della sicurezza del territorio facendo “danzare” le stesse risorse tra i vari Enti al solo scopo di altisonanti proclami mediatici che, così facendo, porteranno solo a far aumentare la confusione e quindi la disperazione dei tanti lavoratori del settore senza porre in priorità la sicurezza idrogeologica di tutto il territorio e di tutta la cittadinanza e la vera produzione agricola.



p. Esecutivo FAI CISL Sicilia



01 Luglio 2013





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