Dall'Ance ai sindacati la protesta esplode
Verso uno stop della raccolta rifiuti
Foto lasicilia.it
Palermo. Mobilitazioni, cortei, proteste e scioperi. Si preannunciano giorni "caldi" per il governo regionale, messo sotto accusa da diversi settori.
EDILI, COSTRUZIONI. Si comincia oggi stesso, a Palermo, con la prima manifestazione regionale unitaria (Ance Sicilia insieme a Cidec, Aniem Confapi, Cna Costruzioni, Anaepa Confartigianato, Legacoop, Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil) con circa 3.000 imprenditori, lavoratori e disoccupati del comparto edile. Previsto l'arrivo di più di 50 pullman provenienti da tutte le province siciliane. Il corteo partirà alle 9,30 da piazza Marina e giungerà a Palazzo D'Orleans. Qui si terrà un comizio e verrà chiesto un incontro al presidente della Regione.
LAVORO, SVILUPPO, TUTELE SOCIALI. Si prosegue poi con la manifestazione che le sigle sindacali riunite hanno organizzato per il prossimo 6 giugno, al Teatro Politeama di Palermo. Saranno presenti oltre mille rappresentanti. Ne seguirà una nazionale il 22 giugno a Roma. «Siamo stufi. Crocetta - accusano i segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil, Michele Pagliaro, Maurizio Bernava e Claudio Barone - non ha una strategia per la crescita, insegue solo le emergenze e le trasforma in teatrini politici».
«Non si possono ricevere - afferma Bernava - solo chi usa la violenza. Serve una strategia per attrarre investimenti produttivi, rilanciare le infrastrutture, un piano straordinario pluriennale per superare le storiche emergenze e usare produttivamente i precari, i lavoratori della formazione e i forestali. Urge poi un'accelerazione della spesa dei fondi Ue». «In questi anni di crisi - rivela il neo segretario della Cgil Sicilia, Pagliaro - i siciliani hanno perso circa 16 miliardi di euro».
Barone, precisa: «Se Crocetta dimostrerà di avere realmente intenzione di cambiare questa terra, noi saremo al suo fianco.
31 Maggio 2013
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