25 giugno 2013

UN PIANO PER PORTARE A REDDITO I BOSCHI



Maria Lo Bello: “Un Piano per portare a reddito boschi”
di Rosario Battiato

Intervista per approfondire gli argomenti dell’inchiesta pubblicata dal Qds il 21 giugno scorso. La delegata al Territorio annuncia iniziative con l’assessorato alle Politiche agricole
 Maria Lo Bello, l’assessore regionale al Territorio e ambiente
Maria Lo Bello, l’Assessore Regionale 
al Territorio e Ambiente
foto qds.it


PALERMO – A seguito dell’inchiesta “Boschi, ricchezza inerte di Sicilia”, pubblicata il 21 giugno sul Qds, abbiamo intervistato Maria Lo Bello, l’assessore regionale al Territorio e ambiente per approfondire le iniziative del suo assessorato in merito alla gestione dei boschi di Sicilia.

Esiste in Sicilia e/o in Italia un ciclo completo sostenibile dedicato all’attività economica dei boschi? In altri termini abbiamo una normativa regionale, o in alternativa una buona pratica, che preveda l’abbattimento per fini industriali e la conseguente piantumazione degli alberi?
“Esiste un ciclo sostenibile dedicato all’attività economica dei boschi e vi è un’azione pubblica di tutela e di sostegno che vede cooperare l’Unione Europea e la Regione siciliana per la pianificazione e la gestione forestale sostenibile realizzata anche da operatori privati. È un ciclo che va incoraggiato, non solo per la produzione di bioenergie ma anche per la produzione di legno di qualità”.

La Sicilia ha uno dei patrimoni meno consistenti d’Italia per quanto riguarda la porzione boschiva. L’assessorato sta agendo per sviluppare questo settore?
“Molto si è fatto in Sicilia per il rimboschimento e il recupero delle aree private, soprattutto negli anni Novanta quando maggiore era il sostegno che arrivava dalla Comunità Europea. Adesso i contributi sono stati ridotti e da questo punto di vista si sono registrati meno investimenti. L’assessorato regionale all’Ambiente e al Territorio, a cui adesso è passata la gestione del Corpo forestale, in sinergia con l’assessorato alle Politiche agricole stimolerà nuovi investimenti grazie ai Piani di sviluppo rurale (Psr) e ai Piani operativi regionali (Por)”.

Il patrimonio boschivo rappresenta una ricchezza che coinvolge diversi aspetti: turismo, bioenergie (quindi biocarburanti e biomassa, ad esempio), sostenibilità ambientale e sicurezza idrogeologica. Può dirci in breve come intende agire il suo assessorato su questi temi?
“L’assessorato al Territorio e Ambiente, in un contesto di nuova e intensa collaborazione con l’assessorato alle Poltiche agricole, sta elaborando un piano che prevede di portare a reddito parchi, riserve, spiagge così come le aree boschive. Dal punto di vista turistico siamo impegnati a valorizzare i parchi già presenti e a istituire defintivamente il Parco dei Monti Sicani. Per quanto riguarda le bionergie va detto che anche in Sicilia si stanno vedendo nuovi investimenti ecosostenibili, ma in questo senso va incoraggiata anche la produzione di legno di pregio, penso per esempio al ciliegio, che richiama peraltro antiche tradizioni dell’artigianato siciliano che possono rendere maggiormente. Anche grazie alle risorse del Feasr (Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale) la Giunta regionale guidata dal presidente Crocetta è impegnata a pianificare nuove politiche per la salvaguardia territorio, per il miglioramento dell’ambiente  con la rivalutazione di terreni inutilizzati e per un’azione di prevenzione dei rischi legati al dissesto idrogeologico. Tutto questo in un’ottica che vede la tutela dell’ambiente e la gestione del territorio in termini produttivi”.

25 Giugno 2013



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