Incendi: nel 2012 oltre 45mila ettari in fumo in Sicilia, Legambiente 'tutti dolosi'
Palermo, 23 giu. - (Adnkronos) - Quasi novecento incendi per un
totale di oltre 45mila ettari di superficie percorsa dalle fiamme. E' la
fotografia dell'emergenza roghi scattata dal Corpo forestale dello
Stato nel 2012. Un vero e proprio bollettino di guerra per l'Isola che
nella speciale classifica stilata da Legambiente si colloca al terzo
posto tra le regioni colpite da incendi, preceduta solo da Campania e
Calabria. Secondo il Rapporto Ecomafia 2013 stilato dall'associazione
ambientalista, l'emergenza roghi nel 2012 ha registrato nel Paese un
balzo in avanti del 4,6% rispetto al 2011, anno "orribile" per il
patrimonio boschivo italiano con un picco del 62,5% di incendi rispetto
al 2010.
Secondo l'associazione ambientalista in tre anni il numero di roghi e' lievitato del 67,1% e Palermo e' diventata la terza citta' d'Italia per incendi (299). Colpa delle temperature africane della Sicilia? Neanche per sogno. "Le cause naturali che possono scatenare un incendio boschivo sono estremamente rare. Il caldo e il vento sono solo fattori predisponenti" spiega all'Adnkronos Mimmo Fontana, presidente di Legambiente Sicilia. Dunque, per innescare le fiamme in un bosco non bastano le temperature roventi, ma serve la mano dell'uomo.
"Direi che il 100 per cento degli incendi e' doloso - assicura Fabrizio Colonna, segretario generale regionale della Fai Cisl Sicilia -. L'anno scorso sono stati circa venti i piromani colti sul fatto ed arrestati. Le temperature miti registrate finora - aggiunge - non hanno richiesto grossi interventi, ma solo ordinaria amministrazione e per fare previsioni e' ancora troppo presto". (segue)
Secondo l'associazione ambientalista in tre anni il numero di roghi e' lievitato del 67,1% e Palermo e' diventata la terza citta' d'Italia per incendi (299). Colpa delle temperature africane della Sicilia? Neanche per sogno. "Le cause naturali che possono scatenare un incendio boschivo sono estremamente rare. Il caldo e il vento sono solo fattori predisponenti" spiega all'Adnkronos Mimmo Fontana, presidente di Legambiente Sicilia. Dunque, per innescare le fiamme in un bosco non bastano le temperature roventi, ma serve la mano dell'uomo.
"Direi che il 100 per cento degli incendi e' doloso - assicura Fabrizio Colonna, segretario generale regionale della Fai Cisl Sicilia -. L'anno scorso sono stati circa venti i piromani colti sul fatto ed arrestati. Le temperature miti registrate finora - aggiunge - non hanno richiesto grossi interventi, ma solo ordinaria amministrazione e per fare previsioni e' ancora troppo presto". (segue)
23 Giugno 2013
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