Incendi, i forestali rispondono a Tranchida: “Ingiusto colpevolizzare la categoria”
I lavoratori forestali non hanno gradito le ultime dichiarazioni del sindaco Giacomo Tranchida che, in una nota diffusa alla stampa, sottolineava, dopo l’incendio divampato lo scorso 31 maggio in località Casazza-S.M. Maggiore di Erice, la “strana coincidenza (?) magari temporalmente correlata alla precaria condizione interessante i lavoratori forestali e le loro spettanze. Non ultimo, la realizzazione dei viali parafuoco (ancora assolutamente in alto mare!)”.
“Siamo solo all’inizio e puntualmente i lavoratori forestali sono i primi sospettati – scrive alla nostra redazione il signor Michele Mogavero, addetto allo spegnimento incendi e coordinatore di un blog dei lavoratori forestali – ma come si fa ad insinuare senza nessuna prova? Secondo Mogavero “la stragrande maggioranza dei forestali non ha nessun interesse a commettere reati contro la pubblica incolumità. Noi operai forestali, siamo i primi a condannare i piromani, chiunque essi siano!”. Il forestale non esclude che tra i 24 mila lavoratori del comparto “ci sia qualche pecora nera” ma, aggiunge, “questo non deve discriminare l’intera categoria e solo se colti in flagranza devono essere licenziati in tronco ed essere condannati con la massima pena”. Mogavero continua: “La prego signor sindaco, la prossima volta cerchi di avere più certezze sulla natura del dolo, perchè io (come tantissimi altri colleghi) essendo un lavoratore forestale mi sento offeso e mortificato dalle sue dichiarazioni. Partiamo dal presupposto che gli incendi si possono manifestare solo per colpa diretta o indiretta dell’uomo e i motivi in questi casi sono per esclusivi interessi personali. Infatti brucia il pastore perché poi dalle ceneri del bosco con le prime piogge crescerà un’erba tenera e nutriente per le proprie pecore; brucia lo speculatore edilizio che, nonostante l’esistenza di leggi che sanciscono il divieto di costruzione in terreni boscati bruciati, spera nella complicità di qualche amministrazione comunale per eludere la legge; brucia chi vuol danneggiare zone di interesse naturalistico al fine di dirottare, dopo il disastro, i turisti in altre aree con minori valori naturalistici e paesaggistici; bruciano poi i piromani, persone malate che nel divampare delle fiamme provano sensazioni di piacere. Su una cosa siamo d’accordo: il piromane è un criminale, chiunque esso sia”. Il lavoratore forestale conclude assicurando al primo cittadino della Vetta e agli abitanti di Erice “solidarietà per quanto accaduto nel territorio”.
03 Giugno 2013
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Inoltre, i mezzi utilizzati per spegnere i roghi vengono affittati a prezzi
onerosissimi, quindi bisognerebbe evitare che lo
spegnimento delle fiamme si trasformi in un grande business per
qualcuno. Ma quanto costa usufruire dei Canadair? Per ogni ora di volo di
questi aerei si spendono intorno 2500 euro.
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