08 giugno 2013

I NODI ALLA REGIONE


I nodi alla regione

Botta e risposta a distanza tra il governatore e i sindacati. Crocetta: «Presto dall'Ue 3.5 miliardi per creare infrastrutture»



Lillo Miceli
Palermo. «Rispondiamo con i fatti alle polemiche». Il presidente della Regione, Rosario Crocetta, replica così alle accuse d'immobilismo del suo governo. E sciorina i provvedimenti approvati, ieri mattina dalla sua giunta, mentre al Teatro Politeama di Palermo, si svolgeva la manifestazione di protesta di Cgil, Cisl e Uil.
«Abbiamo varato - aggiunge il presidente della Regione - alcune misure eccezionali, come i cantieri di lavoro che metteranno nel circuito economico circa 50 milioni di euro. La novità è che con questo provvedimento non si creerà nuovo precariato stabile. Saranno impeigati 20 mila disoccupati per tre mesi e l'incarico non è rinnovabile. Queste persone avranno l'opportunità di autosostenersi e, quindi, spendere soldi che consentiranno alle imprese del manifatturiero di vendere i loro prodotti in questo difficile periodo di crisi. Misura che consente di combattere la povertà, nell'attesa che possano essere avviati i lavori per le infrastrutture che potremo realizzare, avendo l'Ue dato via libera ad investimenti per 3,5 miliardi di euro».
La giunta, tra l'altro, ha anche adottato un provvedimento per la destagionalizzazione della stagione turistica, prevedendo, per esempio, concessioni triennali delle spiagge. «La destagionalizzazione - sottolinea Crocetta - consente anche di diluire il costo del canone, a volte, esoso se concentrato in due o tre mesi. Non solo i gestori di spiagge, ma anche gli albergatori ne trarranno effetti benefici. Noi il turismo vogliamo che si sviluppi, non penalizzarlo. Per l'aeroporto di Comiso abbiamo avviato contatti anche Tunis Air. Inoltre, potranno partire pure i lavori per l'area portuale di Termini Imerese, perché l'Ue non considera più gli investimenti aiuti di Stato».
Il presidente della Regione, insomma, mette sul piatto della bilancia una serie di problemi risolti ed altri che si avviano verso la soluzione: «Sette mesi fa quando sono arrivato a Palazzo d'Orleans ho trovato una situazione difficile: forestali non pagati, precari degli enti locali senza futuro, bilancio disastrato. Abbiamo fatto già parecchio, ma molto c'è ancora da fare. Abbiamo finanziato le Zone franche urbane, che saranno in vigore fra qualche mese; se lo avesse fatto il governo precedente, adesso potrebbe essere già all'inizio dell'operatività. Per le infrastrutture, i sindacati sanno bene quali sono i tempi tecnici che sono stabiliti a livello europeo. Forse, vorrebbero che cambiassi le norme dell'Ue? ».
L'accusa di immobilismo che non arrivano soltanto dalle forze sindacali, ma anche da pezzi della maggioranza che sostiene il suo governo, a Crocetta non vanno giù: «I fatti dimostrano il contrario. Mi fa piacere che il mio governo abbia scatenato questo protagonismo. Abbiamo una tabella di marcia incalzante. Mi dispiacciono i protagonismi che tentano di dividere. Forse cìè qualche fibrillazione elettorale, ma io sto facendo comizi solo dove il centrosinistra è unitario. Me lo ha riconosciuto pure Crisafulli... ».
La giunta ha anche varato un ddl per la pubblicizzazione dell'acqua, ma Giovanni Panepinto (Pd) ha osservato che c'è già un disegno di legge in discussione all'Ars e per il quale si possono presentare mendamenti entro il 12 giugno. Anche il capogruppo dell'Udc, Lillo Firetto, ha rivendicato di avere presentato il 28 maggio un ddl analogo all'Ars, ma giudicandolo più efficace.

07 Giugno 2013







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