Boschi, ricchezza inerte di Sicilia
di
Rosario Battiato
Utilizzato
solo il 2% dei 5mila chilometri quadrati esistenti. Serve un ciclo
virtuoso di impianto e taglio degli alberi. La Regione senza piano per
sfruttare pellet, legno, cellulosa e biomasse
foto qds.it
PALERMO – Un tempo la Sicilia era coperta per metà dai boschi.
Adesso la superficie boschiva, grazie anche a un'incisiva azione di
questi ultimi anni, è pari al 20% del totale regionale. Un
rimboschimento fine a se stesso che non è servito ad azionare la molla
dell'economia perché una gestione sostenibile del ciclo dei boschi, che
prevede abbattimento e piantumazione senza per questo agevolare il
rischio idrogeologico, considerando che gli alberi giovani attraggono
più anidride carbonica dei vecchi, è ancora lontana dall'essere realtà. Mancano norme adeguate per sostenere un ciclo virtuoso che esiste e
prospera già in diverse parti del mondo, dove l'industria nazionale del
legno e quella energetica vanno a ricercare le loro fonti di
approvvigionamento. La Sicilia, infatti, ha una delle più basse medie di
prelievo forestale d'Europa e avrebbe un grande mercato da sfruttare.
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21 Giugno 2013
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