Regione, una norma "nascosta"
ha dato 600 posti fissi ai forestali
Nonostante il blocco del turnover, la promozione da un livello a quello superiore garantisce l'assunzione a tempo indeterminato. L'aumento della spesa è di sette-dieci milioni di euro all'anno
di CRISTOFORO SPINELLA
Una valanga di forestali assunti a tempo indeterminato in aperta violazione del blocco imposto dalla Regione. Mentre una norma del 2008 impediva di allargare ancora la platea degli stipendiati con posto fisso di Palazzo d'Orleans, dalle pieghe del turnover viene fuori un'infornata di altre 600 assunzioni. Una beffa che aggrava il già pesante fardello dei forestali sulle casse della Regione, con un aumento della spesa tra sette e dieci milioni di euro all'anno. "È un meccanismo automatico che però è stato reso possibile dalla dilatazione continua della spesa, che negli anni scorsi è cresciuta sempre di più", spiega l'assessore alle Risorse agricole, Dario Cartabellotta.
La legge che è stata utilizzata per introdurre questa stabilizzazione "nascosta" risale al 2006 e prevede dall'anno successivo il turnover dei forestali, con uno scorrimento dalle fasce inferiori a quelle immediatamente superiori: in sostanza, quando un lavoratore con garanzie occupazionali maggiori va in pensione, gli subentra uno di livello più basso. È così che i forestali con 78 e 101 giornate lavorative hanno sostituito quelli con 151. Anche per questi, però, è scattata la "promozione" al livello superiore, che era appunto quello di dipendente a tempo indeterminato.
In questo modo la copertura dei posti disponibili, prevista dalla norma, si è trasformata nell'ulteriore allargamento di una platea che già conta circa la metà di tutti i forestali d'Italia.
Diviso oggi tra i 7 mila impegnati nelle attività antincendio e i 18 mila destinati alla manutenzione di boschi e aree naturali protette, l'esercito dei forestali di Sicilia ha continuato a ingrossarsi, a dispetto di norme e proclami di austerity. Un capitolo che quest'anno pesa per 205 milioni nel bilancio regionale, in calo rispetto ai record del governo Lombardo, quando sulla base dell'accordo del 2009 con i sindacati la spesa era lievitata fino a 350 milioni.
Per ciascuno dei forestali con il posto fisso la Regione paga uno stipendio di oltre 30 mila euro lordi all'anno, 100 al giorno. Oltre il doppio del costo degli stagionali con più giornate di lavoro assicurate. L'aggravio per le casse di Palazzo d'Orleans è evidente. "Con la nuova Finanziaria questo meccanismo non è più possibile, vista l'attribuzione di risorse fisse: la legge resta in vigore ma non può più rompere l'equilibrio di bilancio", assicura Cartabellotta. Che sulla gestione dell'esercito dei forestali promette una svolta virtuosa: "Adesso dobbiamo cercare di utilizzarli al meglio, perciò stiamo razionalizzando il lavoro e ampliando la sfera di azione. D'ora in poi potranno essere impiegati anche nei parchi e nelle riserve naturali, per valorizzare il turismo ambientale, oltre che operare su richiesta al servizio degli enti locali".
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