Ecco le priorità del nuovo ministro dell'Ambiente, Andrea Orlando: avanti su suolo, acqua e reati ambientali
Il Ministro dell'Ambiente Andrea Orlando
ROMA - La difesa del suolo per fermarne l'apparentemente inarrestabile
consumo e cementificazione; la tutela dell'acqua come "bene comune" da
salvaguardare; la revisione delle sanzioni per chi attenta all'ambiente
verso una "compiuta disciplina dei reati ambientali". Queste le priorita' del ministro dell'Ambiente Andrea Orlando,
che le illustra e ribadisce nella conferenza stampa seguita
all'incontro con gli assessori regionali all'Ambiente, oggi al dicastero
di via Cristoforo Colombo.
Agli assessori "ho sottoposto quelle che sono le priorita' dell'iniziativa legislativa del ministero prima di affrontare i passaggi istituzionali delle due commissioni dedicate di Camera e Senato", spiega Orlando. "Ho individuato 3 obiettivi- segnala- il primo e' la riporesa del perorso su una normativa per la limitazione del consumo del suolo, gia' avviata la scorsa legislatura dal ministero delle Politiche agricole con il quale ci siamo imoegnati a riprendere il lavoro". Un tema "che si lega al ragionamento complessivo che riguarda l'esigenza di rigenerare e riqualificare il tessuto edilizio esistente- dice il ministro- anzichee' procedere a nuove edificazioni, integrandosi con la strategia legata al risparmio energetico e alla riqualificazione in generale del patrimonio edilizio".
La seconda priorita', spiega Orlando, "e' quella di una normativa sul tema della tutela del patrimonio acqua, raccogliendo le indicazioni emerse dal referendum che vedono in questo bene un bene comune e che deve essere tutelato e salvaguardato".
La terza priorita' "sulla quale intendo caratterizzare la relazione che faro' alle due commissioni (Ambiente di Camera e Senato, ndr)- prosegue Orlando- e' il tema della revisione delle sanzioni in ordine ai reati contro l'ambiente, mi riferisco in particolare all'introduzione di una compiuta disciplina dei reati ambientali".
Queste tre priorita', conclude il ministro dell'Ambiente, "sono state unanimemente condivise dagli assessori regionali, e questo mi conforta".
LA QUESTIONE DEI RIFIUTI IN MANO ALLE ECOMAFIE - I patrimoni che le ecomafie realizzano con il traffico e la dispersione di rifiuti "in parte devono essere utilizzati per il ripristino dei territori spogliati, e che per cio' hanno subito danni sociali ed economici". Andrea Orlando, ministro dell'Ambiente, lo dice durante la conferenza stampa al ministero.
Con gli assessori regionali presenti, pressoche' tutti, "sono emersi alcuni all'attenzione del ministero dell'Ambiente- spiega Orlando- il primo tra tutti e' quello, ovviamente, delle risorse". Con gli assessori, quindi, "abbiamo discusso su tre filoni di lavoro sui quali ovviamente dovra' cimentarsi complessivamente il governo", spiega il ministro. Cio' perche' e' "utile iniziare a discutere e a costruire un'alleanza per il reperimento delle risorse con chi si occupa di difesa del territorio, del suolo e delle acque".
I tre filoni da seguire per reperire risorse riguardano "il tema della configurazione dei nuovi programmi comunitari che avranno inizio nel 2014- elenca Orlando- la ridefinizione del patto di stabilita' su alcuni temi come quello del dissesto idrogeologico in primo luogo, e delle bonifiche". Inoltre, aggiunge il ministro, "ho suggerito, e mi pare abbia raccolto una diffusa condivisione, la possibilita' di utilizzare una parte del fondo unico giustizia per le bonifiche. Mi riferisco a una percentuale che puo' essere inizialmente contenuta ma che ha un fortissimo valore simbolico". I proventi e i patrimoni della criminalita' organizzata "sono in larga parte frutto di un business realizzato con il traffico dei rifiuti- conclude il ministro- i patrimoni realizzati, quando lo Stato li confisca e li vende, in parte devono essere utilizzati per il ripristino dei territori spogliati, e che per cio' hanno subito danni sociali ed economici".
Il ministro, poi, incontrerà il commissario Ue all'Ambiente Janez Potocnik il prossimo 24 maggio. Sul tavolo le infrazioni comunitarie ai danni del nostro Paese, soprattutto per quanto riguarda temi ambientali e legate alla gestione dei rifiuti, con sullo sfondo l'emergenza che minaccia Roma, oltre ad altri temi ed aree. Argomenti che Orlando affrontera' con il collega agli Affari europei Enzo Moavero.
"Il 24 maggio incontrero' il commissario europeo che sara' a Roma- spiega Orlando- con il ministro Moavero abbiamo stabilito un percorso di reciproca e costante consultazione perche' questo ministero ha sulle spalle circa un terzo delle infrazioni comunitarie complessive che riguardano il nostro Paese, quindi la questione e' all'attenzione dei due ministeri e da subito ho ritenuto importante incontrare il commissario europeo".
Agli assessori "ho sottoposto quelle che sono le priorita' dell'iniziativa legislativa del ministero prima di affrontare i passaggi istituzionali delle due commissioni dedicate di Camera e Senato", spiega Orlando. "Ho individuato 3 obiettivi- segnala- il primo e' la riporesa del perorso su una normativa per la limitazione del consumo del suolo, gia' avviata la scorsa legislatura dal ministero delle Politiche agricole con il quale ci siamo imoegnati a riprendere il lavoro". Un tema "che si lega al ragionamento complessivo che riguarda l'esigenza di rigenerare e riqualificare il tessuto edilizio esistente- dice il ministro- anzichee' procedere a nuove edificazioni, integrandosi con la strategia legata al risparmio energetico e alla riqualificazione in generale del patrimonio edilizio".
La seconda priorita', spiega Orlando, "e' quella di una normativa sul tema della tutela del patrimonio acqua, raccogliendo le indicazioni emerse dal referendum che vedono in questo bene un bene comune e che deve essere tutelato e salvaguardato".
La terza priorita' "sulla quale intendo caratterizzare la relazione che faro' alle due commissioni (Ambiente di Camera e Senato, ndr)- prosegue Orlando- e' il tema della revisione delle sanzioni in ordine ai reati contro l'ambiente, mi riferisco in particolare all'introduzione di una compiuta disciplina dei reati ambientali".
Queste tre priorita', conclude il ministro dell'Ambiente, "sono state unanimemente condivise dagli assessori regionali, e questo mi conforta".
LA QUESTIONE DEI RIFIUTI IN MANO ALLE ECOMAFIE - I patrimoni che le ecomafie realizzano con il traffico e la dispersione di rifiuti "in parte devono essere utilizzati per il ripristino dei territori spogliati, e che per cio' hanno subito danni sociali ed economici". Andrea Orlando, ministro dell'Ambiente, lo dice durante la conferenza stampa al ministero.
Con gli assessori regionali presenti, pressoche' tutti, "sono emersi alcuni all'attenzione del ministero dell'Ambiente- spiega Orlando- il primo tra tutti e' quello, ovviamente, delle risorse". Con gli assessori, quindi, "abbiamo discusso su tre filoni di lavoro sui quali ovviamente dovra' cimentarsi complessivamente il governo", spiega il ministro. Cio' perche' e' "utile iniziare a discutere e a costruire un'alleanza per il reperimento delle risorse con chi si occupa di difesa del territorio, del suolo e delle acque".
I tre filoni da seguire per reperire risorse riguardano "il tema della configurazione dei nuovi programmi comunitari che avranno inizio nel 2014- elenca Orlando- la ridefinizione del patto di stabilita' su alcuni temi come quello del dissesto idrogeologico in primo luogo, e delle bonifiche". Inoltre, aggiunge il ministro, "ho suggerito, e mi pare abbia raccolto una diffusa condivisione, la possibilita' di utilizzare una parte del fondo unico giustizia per le bonifiche. Mi riferisco a una percentuale che puo' essere inizialmente contenuta ma che ha un fortissimo valore simbolico". I proventi e i patrimoni della criminalita' organizzata "sono in larga parte frutto di un business realizzato con il traffico dei rifiuti- conclude il ministro- i patrimoni realizzati, quando lo Stato li confisca e li vende, in parte devono essere utilizzati per il ripristino dei territori spogliati, e che per cio' hanno subito danni sociali ed economici".
Il ministro, poi, incontrerà il commissario Ue all'Ambiente Janez Potocnik il prossimo 24 maggio. Sul tavolo le infrazioni comunitarie ai danni del nostro Paese, soprattutto per quanto riguarda temi ambientali e legate alla gestione dei rifiuti, con sullo sfondo l'emergenza che minaccia Roma, oltre ad altri temi ed aree. Argomenti che Orlando affrontera' con il collega agli Affari europei Enzo Moavero.
"Il 24 maggio incontrero' il commissario europeo che sara' a Roma- spiega Orlando- con il ministro Moavero abbiamo stabilito un percorso di reciproca e costante consultazione perche' questo ministero ha sulle spalle circa un terzo delle infrazioni comunitarie complessive che riguardano il nostro Paese, quindi la questione e' all'attenzione dei due ministeri e da subito ho ritenuto importante incontrare il commissario europeo".
14 Maggio 2013
Notizia correlata:
Nessun commento:
Posta un commento
Ogni commento anonimo sarà cestinato, verranno pubblicati tutti tranne quelli offensivi e/o volgari, si ricorda che commentare significa anche assumersi la responsabilità di ciò che si dice. Qualora la loro pubblicazione violasse eventuali diritti d’autore, vogliate comunicarlo via email. Saranno immediatamente rimossi. Quelli con profilo Anonimo DEVONO essere firmati alla fine del commento altrimenti saranno cancellati. Il titolare del blog declina ogni responsabilità per i commenti rilasciati da terzi. Le immagini pubblicate sono quasi tutte tratte da internet e quindi valutate di pubblico dominio. Qualora il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del blog che provvederà alla loro rimozione.