Rinviata la seduta di giunta per patto di stabilità e bilancio
I conti di Bianchi non tornano ancora
si teme per Comuni, forestali e precari
Palermo. I conti ancora non tornano. Ed è stata rinviata ad oggi la seduta della giunta per deliberare sul disegno di legge di stabilità e di bilancio. Un ritardo che ha allarmato i deputati del Pd, Giovanni Panepinto e Mario Alloro, che hanno lanciato un appello affinché i tagli non colpiscano comuni, forestali e precari: «la Sicilia non è nelle condizioni sociali di tagliare neppure un centesimo dai capitoli di bilancio destinati a forestali, precari e comuni, la spending review non può certo cominciare da queste categorie: se non si sa dove recuperare soldi, se davvero non siamo capaci di individuare i veri sprechi, allora tagliamo lo stipendio dei deputati per un anno. I comuni rappresentanto oggi gli unici sportelli capaci di garantire un minimo di welfare; precari e forestali svolgono ruoli importanti nei nostri enti locali e reggono un equilibrio sociale che in questo momento non può essere intaccato. Non è qui che si possono tagliare risorse». Secondo Panepinto e Alloro, «per quel che riguarda i forestali, crediamo che il disegno di legge di riordino del settore varato dal governo debba essere rivisto, dal momento che non garantisce la tutela ambientale, non fa risparmiare risorse e non garantisce i lavoratori».
Il piano di riordino illustrato nei giorni scorsi dall'assessore alle Risorse agricole e alimentari, Dario Cartabellotta, prevede di impiegare i braccianti della forestale, oltre nella cura delle aree boschive, anche in servizi aggiuntivi, come la potatura degli alberi delle ville comunali e dei cimiteri, nelle archeologiche e per la pulizia dei torrenti. Lavori per i quali si ricorre all'esternalizzazione.
Ma non sarebbero i punti sollevati dai due deputati del Pd ad impedire la chiusura del bilancio, bensì le resistenze di alcuni assessori e dirigenti generali che si oppongono all'eliminazione o ridimensionamento di alcune voci di spesa. L'assessore all'Economia, Luca Bianchi, per evitare la lievitazione della spesa ha imposto un nuovo criterio, il «budget zero». Cioè, tutti i capitoli di bilancio vengono azzerati e i dirigenti generali dei singoli dipartimenti devono indicare la priorità degli interventi per i quali chiedono il finanziamento, assumendosene la responsabilità. Viene abolita la cosiddetta «spesa storica» ed i relativi incrementi annuali. Un criterio che serve non solo per eliminare le spese superflue, ma soprattutto per dare una nuova impronta al bilancio, eliminando pure entrate ritenute improbabili. Anche perché dal prossimo anno cambieranno le regole: si potranno spendere solo i soldi che si hanno con certezza in cassa.
Intanto, ieri, la commissione Affari istituzionali dell'Ars, presieduta da Marco Forzese, ha ratificato tre nomine per le quali il governo regionale aveva chiesto il previsto parere. Si tratta della nomina di Francesco Concetto Calanna a commissario straordinario dell'Ente di sviluppo agricolo; e la nomina di Titti Bufardeci (ex Grande Sud) e Maria Antonia Nuara, che fu vice sindaco di Crocetta a Gela, come componenti della sezione consultiva del Consiglio di giustizia amministrativa.
L. M.
10 Aprile 2013
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