21 marzo 2013

CROCETTA: I FORESTALI SI CHIAMERANNO CON UN ALTRO NOME

   

Dalle Province al Bilancio Crocetta: "Cambiamo la Sicilia"


Parla il governatore

Dalle Province al Bilancio
Crocetta: "Cambiamo la Sicilia"

Sulla Gesip: "Contrari alla Cig, ma abbiamo trovato un compromesso: adesso bisogna rendere quei lavoratori produttivi. I Forestali non si chiameranno più così e si occuperanno di altro. Stiamo lavorando a una massiccia spending review. Merito dei grillini sulla riforma delle Province? Senza di me quella legge non sarebbe nemmeno stata discussa".



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PALERMO - Un prete fa capolino in fondo alla sala Alessi di Palazzo d'Orleans. Ma il presidente sgombra subito il campo dall'imbarazzo: "Non è il mio 'confessore'. E' il parroco di una chiesa che dista appena 500 metri da casa mia. Come vedete, ho una valida alternativa". Il riferimento, ironico, è alla polemica sollevata da un parroco di Gela, don Luigi Petralia, che aveva fortemente stigmatizzato alcune dichiarazioni televisive del presidente sul rapporto tra omosessuali e chiesa. Il prete che si presenta in sala Alessi invece è don Giuseppe. Al governatore regala una maglietta della squadra di basket di Gela e un crocifisso. Crocetta indossa la prima e tiene stretto in mano il secondo: "Il più bel crocifisso che abbia mai visto", commenta.

Oggi, invece, le dichiarazioni del presidente sono più rivolte alla terra, che al cielo. E spaziano dalla grana Gesip ("Nessun conflitto con l'assessore Bianchi. Anche io ero contrario alla Cassa integrazione, ma quello che abbiamo concluso è un compromesso utile a dare tempo al Comune per rendere produttivi quei lavoratori"), alla riforma delle Province ("Con tutto il rispetto per i grillini, se non ci fossi stato io come presidente quella legge non sarebbe stata nemmeno discussa in Aula"), al Bilancio ("se qualcuno pensa di mantenere la tabella H o i finanziamenti per il Cerisdi è fuori strada: quei soldi vanno a poveri e alle imprese"). "Stiamo davvero cambiando la Sicilia", ha commentato il governatore a margine della conferenza.

Al fianco di Crocetta, l’assessore all’Economia Luca Bianchi, che svela le prossime mosse del governo, in vista di un appuntamento col ministri Grilli, in agenda per venerdì prossimo: “Proporremo tre grandi riforme: un processo di stabilizzazione del precariato che va visto, però, in un’ottica che vada oltre l’attuale bilancio; quindi un’ulteriore riduzione delle società partecipate, che non saranno più di sei, numero cui si giungerà attraverso l’accorpamento di quelle già in liquidazione, e di quelle affini per ‘area’; infine, abbiamo pronto un piano di riforma nella gestione dei Forestali”. “Qui a soluzione – ha sottolineato Crocetta – è come l’uovo di colombo”. E nei dettagli entra l’assessore competente, quello alle Risorse Agricole, Dario Cartabellotta: “Intanto – spiega – la finiremo di chiamarli ‘Forestali’, visto che in Sicilia non ci sono foreste, semmai boschi. Noi destineremo questi lavoratori a tutte quelle attività di manutenzione sul territorio (dalla cura degli alvei fluviali, a quella del verde pubblico o dei cimiteri), che al momento le varie società o rami dell’amministrazione affidano ad altri soggetti. Li porteremo fuori, insomma – aggiunge Cartabellotta – dal demanio forestale”. Le Province si chiameranno Consorzi. I Forestali non si chiameranno più così. “Anche questa è rivoluzione” per il presidente Crocetta.

 20 Marzo 2013



1 commento:

  1. ci facciano sapere che lavoreremo tutto l'anno perche' il lavoro non ci spaventa e loro lo sanno che sul fuoco il culo ce lo mettiamo noi vadano al sodo noi saremo pronti.

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