Lo sfogo di un precario forestale di Leonforte
sulle condizioni di disagio provocate dai politici
Leonforte (En). Una lunghissima lettera passata alla stampa locale, rappresenta lo sfogo di un forestale leonfortese, naturalmente anche in nome di molti suoi colleghi, ma anche e soprattutto la denuncia del disagio, della precarietà e dell'inevitabile difficoltà economica accusata da quanti vivono quella realtà.
«In alcuni casi - scrive il forestale Francesco Di Clemente - si tratta di situazioni prossime alla povertà e alla miseria che, come spesso è accaduto in passato, potrebbe costringere molte famiglie a lasciare i propri cari e le proprie cose per avventurarsi, purtroppo, nell'incertezza dell'emigrazione». E Di Clemente affonda la lama nel problema: «Questo perché, sin da quando l'Azienda forestale è stata istituita, la manodopera non è stata vista come un mezzo per garantire lavoro alla gente, quindi come ricchezza dell'intera collettività, ma solo come un contenitore elettorale da dove attingere voti e favori. Di conseguenza, è ovvio che le nostre condizioni di lavoro non hanno mai interessato nessuno, figuriamoci poi parlare della nostra tanta decantata stabilizzazione».
Con qualche puntatina ai politici che trascurano le loro problematiche e quindi la possibilità di avere un futuro certo, Di Clemente non ha difficoltà a dire «che il sistema, alla fine, si traduce solo in un semplice cambio di qualifica o, come avveniva fino a poco tempo fa e forse anche oggi, a qualche misero giorno di lavoro in più nel corso dell'anno». E precisa: «Cosa che ha reso purtroppo generazioni di operai forestali degli stupidi accondiscendi e privi di dignità, non dimenticando i sindacati di categoria (Cgil, Cisl, Uil e Ugl) che, in tutti questi anni, non hanno certo operato nel modo giusto ed a tutela dei nostri diritti, facendo i loro comodi e non adempiendo al loro compito». Come un fiume in piena, come chi cioè vive il problema direttamente, Di Clemente afferma e conclude così: «Sin da sempre ho sostenuto l'idea che un sindacato, per essere veramente tale, non deve legarsi a fattori politici, ma che deve rimanere a tutti i costi svincolato da tutti, questo perché dal momento in cui si chiede un favore, diversamente, come insegna "Il gattopardo", significa "cambiare tutto per non cambiare nulla"».
Carmelo Pontorno
21 Ottobre 2012
Nessun commento:
Posta un commento
Ogni commento anonimo sarà cestinato, verranno pubblicati tutti tranne quelli offensivi e/o volgari, si ricorda che commentare significa anche assumersi la responsabilità di ciò che si dice. Qualora la loro pubblicazione violasse eventuali diritti d’autore, vogliate comunicarlo via email. Saranno immediatamente rimossi. Quelli con profilo Anonimo DEVONO essere firmati alla fine del commento altrimenti saranno cancellati. Il titolare del blog declina ogni responsabilità per i commenti rilasciati da terzi. Le immagini pubblicate sono quasi tutte tratte da internet e quindi valutate di pubblico dominio. Qualora il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del blog che provvederà alla loro rimozione.